L'elettorato svizzero dovrà dire la sua sull'innalzamento a 65 anni dell'età di pensionamento delle donne. Il referendum promosso dalla sinistra e dei sindacati è riuscito.
Secondo il ell'arco di 50 giorni sono state raccolte oltre 100.000 firme, il doppio di quelle necessarie, ha annunciato martedì il presidente dell'Unione sindacale svizzera e parlamentare federale Pierre-Yves Maillard.
Il comitato all'origine del referendum, che riunisce Partito socialista, Verdi, sindacati e associazioni femminili, si oppone al nuovo progetto AVS 21, che prevede appunto tra le altre cose di portare l'età di pensionamento delle donne dagli attuali 64 anni a 65.
Il testo approvato dal Parlamento il 15 dicembre scorso dovrebbe permettere di garantire la solidità dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) almeno fino al 2030, con risparmi annui di 1,4 miliardi di franchi. Risparmi che però andranno a scapito delle donne, sottolinea il comitato referendario, che vedranno le loro rendite diminuire complessivamente di 1.200 franchi l'anno, sebbene registrino già pensioni inferiori di un terzo.
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