Gli attivisti di Greenpaece sono entrati in azione poco prima dell’inizio della terza serata del Festival di Sanremo, di fronte all’ingresso del Teatro Ariston, per denunciare l’operazione di greenwashing di ENI, tra i principali sponsor della kermesse canora matuziana.
Una decina di aderenti all’associazione ambientalista mondiale hanno manifestato per denunciare il gruppo Eni, sponsor della manifestazione: “Il colosso del gas e del petrolio – dicono da Greenpeace - sta sfruttando infatti proprio la vetrina di Sanremo per rifarsi un’immagine di azienda attenta all’ambiente che non corrisponde affatto alla realtà. Abbiamo deciso di entrare pacificamente sul ‘green carpet’ voluto da ENI per promuovere il lancio di Plenitude, la nuova realtà aziendale presentata come la svolta sostenibile della compagnia energetica. In realtà, nei prossimi anni ENI continuerà a puntare principalmente su gas e petrolio, combustibili fossili che alimentano il riscaldamento globale”.
Sono stati fermati 4 uomini e 6 donne di età compresa tra i 26 e i 44 anni, tutti italiani (Bologna Roma Biella Venezia Torino Como Bitonto Latina Livorno Salerno) con precedenti per manifestazioni non autorizzate. Al vaglio la posizione del proprietario dell’immobile prospiciente all’ingresso del teatro Ariston che ha messo a disposizione l’abitazione. I fermati, tutti condotti in Commissariato, conclusi gli atti di identificazione e la segnalazione per danneggiamento, getto pericoloso di cosa e resistenza passiva, saranno oggetto di allontanamento con foglio di via obbligatorio.
Gli attivisti hanno scavalcato le transenne e prima di essere fermati dalla sicurezza sono riusciti a mostrare uno striscione con la scritta ‘ENI green? Se la suona e se la canta!’. Nel frattempo, da un balcone che sovrasta l’ingresso del teatro Ariston sono stati esposti altri due striscioni con le scritte: ‘Basta pubblicità di aziende inquinanti’ e ‘ENI inquina anche la musica!’.
Greenpeace sta promuovendo una iniziativa per fermare il ‘greenwashing’, che propone di vietare le pubblicità e le sponsorizzazioni delle aziende dei combustibili fossili. Se la petizione ‘Stop alla pubblicità delle aziende inquinanti’.
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