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Politica | 16 gennaio 2022, 14:45

Minori, Furia e Canalis (Pd): "Invece di denigrare i giudici e gli assistenti sociali, la Lega ritiri la legge 'Allontanamento zero'"

Il Pd del Piemonte replica ai commenti di Salvini sulla tragedia della piccola Fatima: "Tante piccole vittime di infanticidio sarebbero vive, se i servizi fossero stati messi in condizione di intervenire in tempo"

Minori, Furia e Canalis (Pd): "Invece di denigrare i giudici e gli assistenti sociali, la Lega ritiri la legge 'Allontanamento zero'"

 

"Fatima e le altre vittime dei recenti infanticidi avrebbero potuto essere salvate, se fossero state più tutelate, con un maggior accompagnamento alla famiglia, ma anche, come extrema ratio, con un allontanamento del minore dalla famiglia". A scriverlo sono Paolo Furia e Monica Canalis, segretario e vice segretario del Pd del Piemonte, rispondendo a Matteo Salvini che aveva dichiarato: "Altro che Bibbiano, gli assistenti sociali e i giudici dovrebbero salvare questi bambini".

"Purtroppo", rispondono Furia e Canalis, "la stessa Lega di Salvini, che oggi si scaglia contro i giudici e i servizi sociali per non aver salvato Fatima, in Piemonte sta portando avanti il Disegno di legge 'Allontanamento zero', che rallenta gli allontanamenti e propone sussidi economici anche per aiutare genitori con dipendenze o disagi psichici".

"L’allontanamento in alcuni casi non è un male per il bambino, ma uno strumento temporaneo per metterlo in sicurezza e per offrirgli adeguate condizioni affettive ed educative. È ora che anche in Piemonte la Giunta Cirio e l’assessore leghista Caucino smettano di denigrare il lavoro degli assistenti sociali, dei giudici, degli psicologi, dei neuropsichiatri infantili e degli educatori, e ritirino il Ddl 'Allontanamento zero', un testo puramente ideologico e distante dai veri bisogni dei minori. Assumiamo e stabilizziamo gli operatori, invece di denigrarli".

Contro Salvini, stamattina era arrivato anche il post su Facebook dell'assessore al Welfare del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli. "Sento il dovere istituzionale, civico e morale di stigmatizzare questo genere di comunicazione. La strumentalizzazione di un caso gravissimo e doloroso per scatenare l'odio verso assistenti sociali e giudici è davvero inaccettabile".

 

Daniele Angi

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