2022 fa rima con ripartenza per il Piemonte. Una ripartenza che non può fare a meno del lavoro. Lo sa bene l’assessore regionale Elena Chiorino, che dopo un 2021 contraddistinto da progetti ambiziosi, giunta ormai a metà mandato, mira a raccogliere i frutti di quanto seminato in questo periodo partendo da due concetti chiave: formazione e Academy.
Assessore Chiorino, il 2022 è l’anno della ripartenza che non può fare a meno del lavoro. Come si intende ripartire in questo senso?
Lavorando su politiche che nella loro sintesi potremo definire di sostegno alle competitività a 360°: a partire da un diritto a una piena istruzione per i nostri ragazzi, ampliando l’offerta formativa in modo che possa essere il più adeguata possibile a quelle che sono le innovazioni del mercato, passando per un’attenta e puntuale edilizia scolastica e arrivando al tema del supporto all’impresa.
In ogni suo ragionamento vi è al centro la formazione.
Serve un grande piano di formazione innovativa, con l’ambizione di far diventare il Piemonte un precursore della formazione delle professioni che devono “ancora arrivare”. Questo con un’attenzione particolare all’occupazione femminile, al lavoro femminile, in un’ottica di sostegno alla curva demografica. Pensiamo a servizi per le famiglie, con il potenziamento degli orari degli asili nido, ma a parità di famiglia.
Ha poi citato il discorso delle Academy, ce ne vuole parlare?
Sì, per noi sono un punto focale. Siamo partiti il 1° di dicembre con la presentazione delle prime tre ma è un inizio. Quelle presentate hanno uno scheletro industriale, ora lavoreremo a quelle dedicate al commercio e andremo avanti per distretti, territori e filiere, in modo che in Piemonte ci possa essere una formazione iper verticale e specializzata, molto flessibile e dinamica.
Quindi la formazione è la chiave di ripartenza per il mondo del lavoro?
Assolutamente, con una grande valorizzazione del know-how della nostra manifattura e una valorizzazione del capitale umano della nostra regione.
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