La Costituzione italiana non prevede che tra gli oltre mille "grandi elettori" che eleggono il Presidente della Repubblica siedano i rappresentanti dei sindaci.
Ritenendo importante l'opinione dei primi cittadini, anche dei paesi di medie e piccole dimensioni, riguardo la scelta di quello che la Carta definisce il garante dell'unità nazionale e Capo di tutto lo Stato, abbiamo chiesto ad alcuni sindaci di Comuni del Varesotto, superiori ai 5 mila abitanti, di esprimere quale sarebbe la loro preferenza sul futuro inquilino del Quirinale.
Nelle cronache politiche da giorni non si parla che di Quirinale, ma senza ascoltare mai il parere dei sindaci e di chi vive davvero a contatto con i cittadini. In questo primo articolo abbiamo chiesto ad alcuni sindaci dei Comuni della provincia sopra i 5 mila abitanti, in un secondo articolo a quelli dei paesi più piccoli.
La maggioranza di loro si è espressa per una riconferma dell'attuale presidente Sergio Mattarella che pubblicamente ha dichiarato però la sua indisponibilità ad un bis, sia per ragioni personali che costituzionali, nonostante l'affetto e i continui attestati di stima degli italiani.
Non mancano comunque le alternative: i più gettonati a livello femminile sono le candidature della ministra della Giustizia Marta Cartabia, dell'ex ministra Rosi Bindi. Tra le figura maschili grande apprezzamento dei sindaci per l'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini.
Per un Matterella bis si schiera il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin, secondo il quale l'attuale Capo dello Stato «è l'unica figura che avrebbe la larga maggioranza per non avere una destabilizzazione del quadro politico che in questo momento non ci possiamo permettere». La pensa così anche il primo cittadino di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino: «Mi auguro che Mattarella ci ripensi, in questa fase delicata della nostra storia ha la statura morale e l’autorevolezza per rappresentare l’Italia».
Per il secondo mandato di Mattarella, ma con un alternativa, si schierano anche il sindaco di Malnate e quello di Vedano Olona. Irene Bellifemine pensa a una donna: «Se fosse stata più giovane non esiterei a nominare Liliana Segre, Rosi Bindi sarebbe la donna giusta, persona con grande esperienza politica, pacata, saggia e determinata. Avendo fatto il ministro della Salute conosce le esigenze delle famiglie». Per la Bindi, in alternativa a Mattarella, si schiera anche Cristiano Citterio: «Credo sia il tempo di una presidente donna e Rosi Bindi ha tutta la statura politica e le competenze per un settennato di garanzia per i valori della nostra Costituzione e l'Unità della Nazione» afferma il sindaco vedanese.
Grande è l'apprezzamento dei sindaci per le candidature femminili, oltre a quella di Rosi Bindi. Il sindaco di Besozzo Riccardo Del Torchio sceglierebbe la senatrice a vita Liliana Segre, «pur consapevole che non sarebbe una nomina fattibile a causa dell’età anagrafica, ci tengo ugualmente a dire che la signora Segre possiede i valori che un Capo dello Stato deve avere, come il rispetto per la libertà basato sull’esperienza diretta di cosa voglia dire averla persa e la capacità di inclusione sapendo che il faro da seguire è la nostra Costituzione».
Molto quotata anche la ministra della Giustizia Marta Cartabia, indicata dal sindaco di Gavirate Silvana Alberio e dal sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio. «Cartabia è una persona misurata, preparata e donna, perché è ora che a rappresentarci ci sia una donna. Lo dico da sindaco donna, non perché la nostra visione sia per forza quella giusta, ma è sicuramente diversamente ampia rispetto a quella di un uomo, sicuramente un po' di rosa al Quirinale non può fare che bene» spiega la prima cittadina gaviratese.
«Voterei Marta Cartabia perché persona di altissimo profilo e specifica competenza in materia costituzionale e in più donna - sottolinea il sindaco di Viggiù - questo più di tante leggi e leggine che “garantiscono”, o dovrebbero garantire, le pari opportunità in politica rappresenterebbe un importante e reale passo in avanti per raggiungerlo».
Sceglierebbe un presidente donna anche il sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora, che voterebbe o per Letizia Moratti o per la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. «Il prossimo Capo dello Stato deve essere una donna - dichiara - darebbe un segno importante di cambiamento. Deve essere seria, posata, dalla forte impronta morale e decisa nell’azione».
Grandi apprezzamenti dei sindaci arrivano anche per la figura dell'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, che verrebbe votato dai primi cittadini di Cocquio Trevisago, Mornago e Venegono Inferiore. «Casini è un grande politico, dalle spalle larghe e dall'enorme esperienza e soprattutto un grande mediatore - spiega Danilo Centrella - è la figura più indicata e sono convinto verrà eletto lui». «Casini è un moderato, è europeista, è il politico con alle spalle la più lunga esperienza tra quelli presenti nei due rami del Parlamento, è stato presidente della Camera ed ha la giusta esperienza per ricoprire questo ruolo» il pensiero di Davide Tamborini. Per Mattia Premazzi «Casini è una persona di grande esperienza politica, uomo di governo apprezzato sia a destra che a sinistra, un grande mediatore che potrà essere di garanzia per tutti».
Il sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino voterebbe invece per l'ex presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti. «Sarebbe scontato indicare il professor Mario Draghi quale auspicabile successore al Quirinale, tuttavia il suo ruolo non sarebbe facilmente sostituibile alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - afferma il primo cittadino lavenese - se il Parlamento fosse così responsabile di garantire a Draghi di fare il primo ministro per tutta questa legislatura e la prossima, allora alla Presidenza della Repubblica vedrei di buon grado il professor Mario Monti in quanto profondo conoscitore delle istituzioni europee e certamente anche visto di buon occhio dall'establishment europeo e internazionale».
Il sindaco di Arcisate Gian Luca Cavalluzzi non fa nomi ma vorrebbe al Quirinale una figura dalle caratteristiche ben definite. «Da sindaco mi piacerebbe che il prossimo presidente della Repubblica sia un ex amministratore locale perché noi sindaci abbiamo bisogno del massimo supporto».
La graduatoria parziale dei voti espressi dai sindaci:
Mattarella 4 voti
Casini 3 voti
Cartabia 2 voti
Bindi 2 voti
Casellati, Moratti, Segre, Monti 1 voto
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