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Sport | 24 ottobre 2021, 11:54

L’Artiglio torna nel suo ex nido. E allora bando all’ipocrisia: non è “solo” una partita

Attilio Caja per la prima volta da avversario a Masnago: la Varese-Reggio di oggi - in campo alle 20 - non può che essere soprattutto questo. Cinque anni insieme (e quel divorzio) non si dimenticano e faranno sentire il loro mix di emozioni, di qualsivoglia colore. E domani l’ex allenatore le racconterà a L’Ultima Contesa

L’Artiglio torna nel suo ex nido. E allora bando all’ipocrisia: non è “solo” una partita

Riecco l’Artiglio. Nel suo ex nido prediletto.

Con buona pace di tutti i pompieri che si stanno palesando a destra e a manca in queste ore: la Varese-Reggio Emilia di oggi è e non può che essere il ritorno di Attilio Caja a Masnago. Se sarà anche altro, lo sarà dopo.

Quanto è  superfluo e forse anche un po' ipocrita dire “guardiamo avanti”, almeno nella giornata di oggi? La Pallacanestro Varese sta guardando avanti da quel 5 settembre 2020: non si è mica fermata dopo aver dato il benservito a uno degli allenatori più longevi della sua storia… Così doveva essere e così è stato. 

Ma quando si incontra il passato, anche accidentalmente, fermarsi e guardare indietro diventa inevitabile: succede in ogni ambito dell’esistenza, siamo esseri umani, non fogli di un calendario che si strappano uno dopo l’altro. E ciò succede che lo si faccia con gioia, tristezza, nostalgia, rabbia, sollievo, risentimento, mancanza, persino indifferenza. Rileva l’arcobaleno, non i suoi colori: ognuno sceglierà i propri, in assoluta libertà. 

Quel che è certo è che oggi alle 20 tornerà a galla tutto, dal “primo bacio” al tumultuoso e rabbioso divorzio, in quel palazzetto che per cinque anni ha conosciuto la caratteristica più bella e salvifica dell’allenatore pavese: la capacità di infondere nei suoi giocatori uno spirito garibaldino e una sicurezza tecnico-organizzativa che permettevano loro di non mollare mai l’osso, che si vincesse o si perdesse. Lo sapevano anche gli avversari, che sotto al Sacro Monte si avventuravano, spesso sventurati.

E allora sarà oggi andrà in onda una “prima" casalinga da avversario che non si scorderà, comunque vada a finire: sotto la lente d’ingrandimento ci andranno i gesti, i saluti mancati o restituiti, le smorfie, gli abbracci o le mosse che li dribleranno, le occhiate e le occhiatacce, il sentimento del pubblico e quello dei protagonisti. 

Nel mix di emozioni conseguente la cifra principale della serata. E Attilio Caja le racconterà domani sera nella seconda puntata de L’Ultima Contesa, quando - per la prima volta dopo l’esonero di un anno fa - avrà la possibilità di tornare indietro anche lui, al di là delle tante interviste rilasciate nelle ultime 48 ore.

Sì, poi ci sarà anche la partita. Importante a prescindere, soprattutto nel rispondere a un quesito: quanto sono profondi i problemi della Openjobmetis?

LA SITUAZIONE

Qui Varese. Il primo acuto contro Brescia, poi tre sconfitte: due prevedibili e diverse (pesantissima contro la Virtus Bologna, lottando contro Milano), una totalmente arrendevole contro un avversario alla portata come la Vanoli Cremona. E i contrattempi fisici continuano a gravare, rendendo ancora più complicato il già difficile - soprattutto a conti fatti: lo sta dicendo il campo - lavoro di amalgama di Adriano Vertemati: questa settimana si sono fermati (ma oggi ci saranno) Anthony Beane e Jalen Jones.

Qui Reggio Emilia. Forse l’unica cosa che non torna finora nei conti del cammino reggiano è l’ultima sconfitta in campionato, casalinga contro Trento: prima due vittorie su quattro in Supercoppa (entrambe contro la Fortitudo, a ruolino insieme alle sconfitte contro Venezia) e due successi in campionato (ancora contro la Effe e poi contro Napoli), da sommare all’altro stop contro Sassari (sull’isola e giocando una gara gagliarda fino al 40’). In Coppa il bilancio è di 1-1, ma qui a fare la differenza è soprattutto la questione logistica: la trasferta a Saratov ha occupato - in viaggio - la gran parte della settimana della squadra di Caja. Che dovrebbe presentarsi al completo sul parquet di Masnago: l’unico dubbio riguarda le condizioni del lungo Justin Johnson, uscito con una caviglia malconcia dal parquet russo.

L’UOMO CHIAVE

Qui Varese. Oggi andiamo con Giovanni De Nicolao. Perché? Per diverse ragioni che travalicano il qui e ora rappresentato dalla Unahotels. Il play di Camposampiero non ha iniziato in maniera brillante la stagione (1,3 punti di media in 19,8 minuti con il 14% da 3), evidenziando al pari di altri difficoltà di integrazione in un sistema peraltro ancora in costruzione. Ci vuole tempo? Certo, perché si deve rifiutare il pensiero che lui sia quello dei numeri succitati: la scorsa annata ha dimostrato che De Nik è in grado di dare un contributo importante anche nella massima serie, in difesa e in attacco. E poi è l’unico playmaker di ruolo del roster, caratteristica che dovrà essere bravo a far risaltare nei minuti trascorsi sul parquet: la sua Varese ne ha bisogno come il pane. Oggi passerà da Crawford, a Cinciarini a Candi: un bell’esame.

Qui Reggio Emilia. C’è già un leader nella formazione di Attilio Caja ed è il lituano Olisevicius, intelligenza e duttilità al potere come piace all’Artiglio. Ma se l’ala è la punta di diamante soprattutto offensiva del roster reggiano, il comandante in capo (e in campo) risponde al nome del veterano Andrea Cinciarini. Un solo numero, giusto per rendere l’idea: 8,5 assist di media tra Supercoppa e Campionato.

LA STATISTICA

Qui Varese. E se Varese provasse per una volta a tenere gli avversari sotto gli 80 punti? Nelle uniche due vittorie stagionali finora, in Supercoppa contro Cremona e in campionato contro Brescia, c’è riuscita: un caso?

Qui Reggio Emilia. Chi ha detto che le squadre di Caja segnano poco? 87,5 punti di media in campionato (terza dietro a Virtus Bologna e Brindisi e davanti a Milano), e seconda su 37 squadre (con 88,5 di media) in Fiba Europe Cup.

GLI EX

Qui Varese. Nessuno

Qui Reggio Emilia. Non solo Artiglio: l’incrocio di questa sera permetterà al pubblico varesino di rincontrare anche Arturs Strautins, che ha ballato una sola stagione in biancorosso, la scorsa. L’ala, stimata in primis proprio da Caja e voluta dal coach pavese per quella che sarebbe stata la sua quarta annata piena a Varese, ha lasciato un discreto ricordo: 28 partite, 10,6 punti di media e 6,2 rimbalzi con il 37,7% da tre, mostrando del gran potenziale su cui  lavorare mischiato a pause mentali che talvolta hanno fatto “disperare” i tifosi.

PAROLA AI COACH

Qui Varese. Adriano Vertemati: «Dopo la partita contro Cremona abbiamo avuto qualche acciacco: Jones ha avuto un problema al piede ed è rientrato in gruppo in maniera completa solo dall'allenamento di giovedì, mentre Beane, ad oggi, è ancora out per un problema non legato ad un trauma; si sta riprendendo pian pianino e ci auguriamo possa essere dei nostri domenica. Reggio Emilia è una squadra con ottimi numeri offensivi e che sfrutta molto il tiro da tre punti grazie anche alla capacità di quasi tutti i giocatori di saper segnare da lontano; è una formazione lunga che può contare su due titolari in ogni posizione e questo le permette di tenere alta l'intensità nel corso di tutta la partita. Detto questo dobbiamo pensare a noi e a fare meglio di quanto abbiamo fatto contro la Vanoli, soprattutto dal punto di vista difensivo, perché il nostro attacco, e quindi la nostra capacità di correre, è molto condizionato da quanto riusciamo ad essere solidi ed efficaci in retroguardia. A Cremona non è stato così e per questo dobbiamo essere più concentrati su di noi e su questo aspetto. Domenica sarà la nostra prima partita con il 60% di capienza e per quello di cui mi occupo io devo dire che l'affetto del pubblico, in particolare quello di Varese che è già stato prezioso quando era al 35%, è fondamentale. Mi auguro, ma non ho dubbi che così sarà, che domenica ci sarà il "tutto esaurito" e che questo possa spingerci in maniera positiva verso il nostro obiettivo».

Qui Reggio Emilia. Attilio Caja: «Affrontiamo questa sfida partendo da quello che è funzionato a Saratov e cercando di replicare un buon atteggiamento – ha detto il tecnico biancorosso – Dovremo porre grande attenzione alla fisicità di Varese, soprattutto a rimbalzo con giocatori come Egbunu, Jones e Sorokas. Sarà fondamentale fare un buon lavoro difensivo sui tanti giocatori di uno contro uno che ha l’Openjobmetis. Conosco bene l’ambiente di Varese e mi farà molto piacere rivedere tanti amici con cui ho condiviso tre stagioni intere e due a metà subentrando: proprio per questo so che sarà necessario restare concentrati ed attaccati al match, far attenzione alle palle perse senza concedere loro break che possano accedere l’atmosfera di Masnago che può dare una grande spinta alla squadra».

OPENJOBMETIS VARESE-UNAHOTELS REGGIO EMILIA (Enerxenia Arena ore 20)

VARESE: 3 Kell, 5 Gentile, 6 Amato, 7 Beane, 9 Sorokas, 10 De Nicolao, 11 Wilson, 15 Egbunu, 21 Ferrero, 22 Jones, 30 Caruso. All. Vertemati.

REGGIO: 1 Thompson, 5 Hopkins, 7 Candi, 8 Baldi Rossi, 12 Strautins, 13 Crawford, 15 Colombo, 20 Cinciarini, 23 Johnson, 31 Olisevicius, 32 Bonacini, 35 Diouf. All. Caja.

ARBITRI: Paternico, Martolini, Nicolini

DIRETTA: varesenoi.it (testuale quarto per quarto), Discovery+

Fabio Gandini

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