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Politica | 15 ottobre 2021, 15:50

Salvini torna al Moi: "Qui una delle mie più grandi soddisfazioni. Da torinese, affiderei la città a Damilano" [VIDEO]

Il leader della Lega accompagna il candidato del centrodestra nell'ultimo giorno di campagna elettorale. "Se gli elettori andranno alle urne, potremo vincere"

Salvini torna al Moi: "Qui una delle mie più grandi soddisfazioni. Da torinese, affiderei la città a Damilano" [VIDEO]

"È uno dei progetti di cui vado poi orgoglioso. Era un luogo inavvicinabile, così come il parco di piazza Galimberti. Ci hanno messo del loro il Comune, con il sindaco Appendino e il ministero. Passeggiare da queste parti senza preoccupazioni è una cosa che una volta era impossibile. Qui c'era spaccio e degrado". Così Matteo Salvini, leader della Lega, davanti all'ex villaggio olimpico di via Giordano Bruno, dove da ministro collaborò alla soluzione di una delle situazioni più critiche di Torino.

"Quando ripulimmo il Moi era reduce da dieci anni di abbandono da parte di sindaci di sinistra. Al futuro sindaco chiedo il rispetto delle regole. Chi ci saluta dal balcone non sono per forza torinesi o italiani. Ma le regole sono per tutti".

"NON È UN VOTO CONTRO I COMUNISTI, MA PER LA CITTÀ"

Inevitabile il riferimento alle recenti polemiche sugli estremismi di destra e di sinistra. "A sinistra chiedono i voti non su quello che vorrebbero fare, ma per arginare l destre, i fascisti, i leghisti e i nazisti. Se i torinesi andranno a votare, la vittoria è sicura. Io se fossi un torinese darei le chiavi di casa a uno come Paolo Damilano. I torinesi sono gente concreta: non credo che a loro interessi il duello tra fascisti e comunisti. Ma piuttosto l'abbattimento delle differenze, tra i radical chic che non vuole cambiare e le periferie che non hanno".

"Comunisti da sconfiggere? Non credo sia così. Comunisti e fascisti sono residuati bellici. Ma serve non perdere occasioni, come è successo per le Olimpiadi. E a Torino chiedo un assessore alle disabilità: non chiedo poltrone o posti, non me ne frega niente".

BALLOTTAGGIO COME CALCI DI RIGORE: "SPERO CHE I TORINESI VOTINO"

Infine, per Salvini, anche un pronostico. "Il ballottaggio è come i calci di rigore. Già il fatto di essere qui a giocarcela è molto importante. Sono ottimista su quello che succederà lunedì pomeriggio".

"Spero che entro novembre o dicembre non sia più necessario alcun certificato. O sta sbagliando tutto il mondo o stiamo esagerando noi. Fortunatamente i dati dicono che stiamo ricacciando il virus da dove è venuto".

Massimiliano Sciullo e Andrea Parisotto

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