"Sono molto fiducioso per lunedì, avevo già detto che Lo Russo avrebbe fatto come Tortu, partendo dietro e vincendo. Pensateci lunedì". E' con queste parole che Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, ha chiuso la campagna di Stefano Lo Russo.
Letta ha lodato la campagna elettorale portata avanti del candidato sindaco del centrosinistra in queste settimane: "Volevamo stare qui per ascoltare i cittadini, lo strumento della sedia è uno dei motivi per cui i torinesi hanno già scelto lui al primo turno. Si sono sentiti ascoltati".
Letta risponde alla destra: "Basta vittimismo"
Impossibile, per il segretario dem, non rispondere alle accuse di una destra che aveva puntato il dito contro il centrosinistra, reo di strumentalizzare i recenti fatti di cronaca per trarre vantaggi elettorali: "C'è stata una valanga di vittimismo in questi ultimi giorni da parte della destra che francamente è bene che cessi, perché è un vittimismo assolutamente eccessivo".
"Noi abbiamo fatto una campagna elettorale in cui non abbiamo mai insultato nessuno - ha sottolineato - siamo sempre stati sui temi, sempre parlato a favore, sempre parlando delle proposte, quindi devo dire anche basta a questo vittimismo che è arrivato a dei livelli un po' eccessivi".
Letta ringraziato per lo Ius Soli
Letta è stato poi ringraziato da una cittadina italiana di origini stranieri, che l'ha spronato a impegnarsi ancora di più per favorire l'integrazione dei suoi figli: "Voglio ringraziarvi per quello che sta facendo per noi stranieri, per lo Ius Soli, per i nostri figli. Continuate a lavorare per loro".
Lo Russo contro Salvini
Lo Russo, prima di spostarsi nella sede elettorale, ha rivelato quella che per lui sarà una priorità: riqualificare quell'ex Moi in cui poche ore prima si era recato anche Matteo Salvini: "Siamo in uno dei luoghi simbolo della città che vuole rinascere. Dopo le palazzine, l’obiettivo dei prossimi anni sarà riqualificare le arcate del Moi. Parliamo di 12.000 mq, dovranno essere un nuovo centro della città".
"Salvini? E' un demagogo, non conosce la storia di Torino e non credo che la ami nemmeno", ha concluso tagliente Lo Russo.
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