Il Nazionale

Cronaca | 01 ottobre 2021, 13:46

Cinque imprenditori denunciati dalla Finanza: hanno ottenuto indebitamente contributi Covid per 125.000 euro

Per poter attingere ai fondi, le aziende coinvolte avrebbero "gonfiato" i fatturati per rientrare tra i soggetti idonei ai contributi

Cinque imprenditori denunciati dalla Finanza: hanno ottenuto indebitamente contributi Covid per 125.000 euro

Al termine di una specifica attività d’indagine, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Asti ha denunciato 5 soggetti (3 titolari di ditte individuali e 2 rappresentanti legali di società aventi tutti sede in territorio astigiano), con l’accusa di aver ottenuto indebitamente un contributo garantito dallo Stato di circa 125.000 euro totali, quale misura di sostegno economico alle imprese in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. L’attività ispettiva ha evidenziato come gli interessati, sulla scorta di quanto previsto dal “Decreto Liquidità”, avevano provveduto a rivolgersi a banche con lo scopo di ottenere un credito da parte del fondo.

Gli accertamenti posti in essere, che hanno preso in esame i dati autocertificati nelle richieste di accesso ai benefici del Fondo, hanno evidenziato come i rappresentanti legali abbiano presentato dichiarazioni dei redditi tardive, al solo fine di ottenere finanziamenti illegittimi, che percepivano a fronte di false indicazioni relative al fatturato.

Pertanto, sulla base delle informazioni acquisite durante l’indagine da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Asti, si è scoperto che le cinque imprese percepivano i suddetti finanziamenti “gonfiando” il fatturato al fine di rientrare tra i soggetti idonei a ricevere il contributo, fornendo così dati non coerenti con la realtà aziendale ed ottenendo, in alcuni casi, il massimo dell’importo finanziabile.

Sempre stando a quanto accertato dalle Fiamme Gialle, una volta ottenuto il denaro, gli imprenditori effettuavano prelievi in contante e disponevano bonifici su altri conti correnti, anziché usare l’ammontare ottenuto per ripianare le gravi inadempienze fiscali e/o i problemi di liquidità che sarebbero insorti nel periodo emergenziale per il Covid-19. Ne è conseguita una segnalazione alla Procura della Repubblica per i reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche, falso in atto pubblico e truffa in danno dello Stato.

L’attività svolta conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, che mira a contrastare le condotte tenute da coloro i quali, mediante l’indebito accesso a finanziamenti erogati dallo Stato, sottraggono considerevoli risorse economiche destinate a persone e famiglie che si trovano in concreta ed attuale situazione di disagio.

Redazione

Commenti