Stamattina verso le 9 si sono parcheggiati in un campo in regione Rena a Buriasco, al lato della strada provinciale e hanno attesto l’arrivo dei sindaci della zona e del rappresentante della Kastamonu che si riunivano per parlare della ripartenza dell’ex Annovati di via Piscina a Frossasco.
A preoccupare gli agricoltori è l’Energy Plant che brucerebbe gli scarti di lavorazione, ma non solo. “Con un impianto del genere e il passaggio di 110 camion al giorno è impossibile lavorare in agricoltura e vivere bene in quella zona” contesta Giuseppe Rumello, il veterinario e allevatore che presiede il neonato Comitato ambiente agricoltura pedemontana pinerolese (Caapp). Il suo vice è il biologo ambientale di Roletto Federico Cramer.
A ritrovarsi stamattina sono stati oltre 30 trattori, provenienti anche da Carmagnola e Pralormo: “C’è solidarietà, perché già in passato sono state combattute battaglie importanti come quella della discarica, che doveva essere realizzata a Buriasco” sottolinea Rumello.
Il corteo, dopo le 10, è partito in direzione Pinerolo, dove ha sfilato nel centro cittadino, suonando il clacson ed esponendo striscioni sui mezzi agricoli per rendere pubblico il motivo della protesta. All’angolo della Provinciale, invece, è stato posizionato un cartello dal messaggio forte “L’inceneritore uccide. Il silenzio dei sindaci pure”.
Nel frattempo, ieri sera, è andato in scena l’ennesimo duello politico sull’asse Frossasco-Cumiana. L’Amministrazione comunale di Frossasco ha pubblicato un comunicato dove assicura di non voler mettere mano al Piano regolatore per consentire la realizzazione di un inceneritore e, a stretto giro di posta, Roberto Costelli, sindaco del Comune vicino, ha invitato il suo collega Federico Comba a prendere una posizione ufficiale, che chiuda la questione.
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