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Politica | 27 settembre 2021, 08:01

Due svizzeri su tre hanno bocciato l'iniziativa popolare "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale"

La delusione dei socialisti ticinesi per il risultato a livello cantonale

Due svizzeri su tre hanno bocciato l'iniziativa popolare "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale"

Nulla da fare per l'iniziativa popolare "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale": la proposta promossa dalla Gioventù socialista è stata bocciata dai due terzi dei votanti. Lo scrive il portale swissinfo.ch.

Aumentare la tassa sul reddito da capitale - ovvero dividendi, azioni, interessi sul patrimonio e affitti - di un fattore dell'1,5 rispetto alla normale imposta sul reddito: era questo in sostanza l'obiettivo dell'iniziativa "99%", che nell'ottica dei promotori sarebbe dovuta andare ad incidere sull'1% della popolazione più ricca che possiede oltre il 40% della ricchezza totale in Svizzera.

L'argomento secondo cui questa proposta avrebbe permesso di lottare contro le disuguaglianze non ha però fatto breccia tra l'elettorato, che l'ha respinta con il 64,9% di 'no'. A convincere sono state le ragioni degli oppositori (tutti i partiti di destra e di centro, nonché gran parte del mondo economico), per i quali l'iniziativa avrebbe avuto un impatto dannoso non solo sull'economia, ma anche su parte della classe media.

Come per il matrimonio per tutti, anche proposta non ha superato lo scoglio del 50% in nessun Cantone. Naturalmente soddisfatti i contrari, che hanno evidenziato il fatto che gli svizzeri e le svizzere non si siano lasciati ingannare da una retorica di lotta di classe di altri tempi, come sottolineato dalla presidente di Economiesuisse Monika Rühl. Secondo Monika Rühl, nella Confederazione non vi è un problema di ripartizione della ricchezza e bisogna vegliare affinché la situazione resti così anche in futuro.

Di tutt'altro tono le reazioni dei fautori della proposta, che hanno sottolineato che continueranno a battersi per un'equa distribuzione della ricchezza. Durante la campagna, ha affermato la presidente dei Giovani socialisti Ronja Jansen, "non è stato praticamente contestato il fatto che in Svizzera ci troviamo di fronte a un problema della distribuzione del benessere".

"Nonostante oggi l’iniziativa 99% sia stata respinta - scrivono i vertici del partito -, il PS è soddisfatto di essere riuscito a sensibilizzare la popolazione sull'ingiusta tassazione dei redditi da capitale. La lotta contro la politica clientelare della destra in materia fiscale rimane una priorità, in particolare con l’attuale referendum contro l'abolizione dalla tassa di bollo. Forte la nostra delusione per i risultati delle votazioni a livello cantonale".

G.B.

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