A due mesi dalle attesissime Atp Finals, Torino comincia a sfoggiare i suoi gioielli. Il primo è il rinnovato Stadio del Tennis, ospitato all’interno del Circolo della Stampa Sporting, un impianto realizzato nel 1941 e già utilizzato in sei edizioni di Coppa Davis.
Lo Stadio, che dopo la ristrutturazione ha conservato le caratteristiche originali, ha una capienza massima di 2.900 posti all’aperto e in futuro, oltre al tennis, potrà ospitare spettacoli dal vivo, eventi culturali e attività con le scuole. I lavori di restyling sono costati 800mila euro, con l’impianto che verrà inaugurato ufficialmente venerdì 10 settembre, alle 18.30, con una tre giorni di eventi tennistici e di spettacolo sotto la direzione artistica di Neri Marcorè e con la partecipazione di Lorenzo Sonego e altri ospiti illustri.
"Questa è una ristrutturazione importante - ha spiegato la sindaca Chiara Appendino - e ringrazio la Soprintendenza che ci ha accompagnato in questo percorso. Si tratta di uno spazio che oggi immaginiamo per giocare a tennis, ma in realtà la città aveva bisogno di uno spazio aperto di questo tipo, un’arena in cui si potranno fare spettacoli e altre attività. Un primo investimento importante che arriva grazie grazie al percorso fatto con il tennis e le Atp Finals".
A due mesi dal via, la prima cittadina è emozionata. “Ma c’è anche tanta pressione, per questo stiamo lavorando a testa bassa affinché sia tutto perfetto e la città possa accogliere il mondo del tennis. Stanno arrivando anche dei risultati importanti, in ultimo quello straordinario di stanotte di Berrettini. Credo che almeno un italiano alle Atp ci sarà, speriamo ancora che Sinner possa fare il salto, se non fosse quest’anno ci sono comunque cinque anni. A ogni modo, le prospettive per il nostro tennis sono ottime”.
Grande soddisfazione per il presidente dello Sporting Luciano Borghesan: “A ottant’anni di distanza è un’emozione rilanciare lo Stadio, che sarà un punto di riferimento permanente per la città”. In prima fila, il tennista torinese Lorenzo Sonego, che allo Sporting è cresciuto. “Quel campo l’ho vissuto fin da piccolo, ricordo ancora quando facevo il raccattapalle, e viverlo adesso da giocatore sarà emozionante”.
Immancabile la domanda sull’incontro in programma agli Us Open tra Berrettini e Djokovic, il numero uno al mondo che proprio Sonego ha battuto nettamente un anno fa a Vienna. “È l’osso più duro, ma penso che Berrettini questa volta possa batterlo. La partita contro Novak la porterò per sempre nel cuore, è stata una bella cosa e ha dato una bella spinta alla mia carriera. Ho vissuto emozioni fantastiche, essere stato uno dei pochi ad avere battuto il numero uno al mondo mi dà un grande stimolo e spero che adesso Matteo possa fare la stessa cosa e arrivare in semifinale, per poi giocarsi la vittoria”.
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