Ieri Chambéry, oggi Torino, domani Milano e un giro che proseguirà ancora attraversando l'Europa per un totale di 40 tappe in 36 giorni e 26 Stati. Un convoglio fatto di carrozze chiamate a rappresentare i vari Paesi UE, con stili e approcci diversi, caratteristici, ma uniti da un filo comune.
A Porta Nuova grande cerimonia per il "Connecting Europe Express", prima tappa italiana del progetto promosso dall'Unione Europea per festeggiare l'anno europeo delle Ferrovie. Ma è impossibile non parlare (anche) di Tav, con scintille nascoste sotto sorrisi e mascherine.
"Non parliamo solo di oggetti e di treni, ma di persone e della possibilità di creare collegamenti tra loro - dice la coordinatrice europea del progetto CNC Ten T, Iveta Radicova -. Ringrazio chi ha lavorato per offrire una possibilità di connessione tra la gente, ma anche chi ci critica e chi ci ha criticato le operazioni dei Corridoi ferroviari, perché ogni osservazione è per noi una sfida per risolvere il problema".
"Questo treno è un simbolo, visto che ogni vagone rappresenta un torneo diverso - prosegue - e manda un messaggio importante di ciò che si può creare insieme, per i nostri figli".
Appendino: "Costruire infrastrutture è un nostro dovere"
"Costruire è una grande responsabilità anche per noi sindaci - commenta la prima cittadina di Torino, Chiara Appendino -, anche in maniera integrata. Non per nulla qui abbiamo inaugurato una cicloffocina unica nel suo genere". "Dopo la pandemia - ha aggiunto - il rischio di potersi dividere era forte, invece si è scelto di unirsi, per rappresentare quello spirito europeo di cui abbiamo fortemente bisogno. Ci attendono sfide gigantesche e questo treno, con le tappe che percorrerà, unirà Paesi, cittadini e sogni. Ognuno di noi farà la sua parte, anche nel confronto costruttivo con chi non è d'accordo".
"Il Piemonte è il cuore dell'Europa - aggiunge l'assessore regionale ai trasporti, Marco Gabusi -. Questo treno parla di mezzi, ma anche di persone, che possono tornare a riscoprire quel legame e quel rapporto e quella vicinanza che a volte si dimentica".
Morelli: "Torino sarà premiata per il suo impegno"
"Quella di Torino è solo la prima tappa di un cammino più lungo - sottolinea Alessandro Morelli, viceministro alle infrastrutture -, ma la sfida è ampia, con molte risorse dedicate al nostro Paese per migliorare infrastrutture che riguarderanno almeno un italiano su tre. Torino, per il suo impegno in questo senso, sarà adeguatamente premiata". Si parla di 141 milioni in tutto, per il trasporto pubblico locale, con 50 milioni per le fermate Dora e Zappata, 66 per il nodo Sfm di Torino, oltre a 75,5 milioni per la velocizzazione della linea ferroviaria Genova-Torino/Milano.
Sui tempi della Tav, incalzato dalla coordinatrice europea del corridoio Mediterraneo, l'esponente dell'Esecutivo ha ribattuto: "Sulla tratta Torino-Lione si è svolta una vera battaglia politica che forse in Europa non è stata colta. Uno scontro che è andato oltre il semplice dibattito, ma che ha creato problemi anche di ordine pubblico. Il Governo è pronto a fare tutto il possibile".
"Stiamo aspettando alcuni passaggi formali - ribatte però l'esponente della Ue - e quindi bisogna andare avanti, le istituzioni devono spiegare e rispondere ai timori. Ma poi decidere. Stiamo aspettando e senza un impegno diretto del governo, sul campo e in particolare sulla tratta da Susa a Torino, non possiamo andare avanti. Presto incontreremo il premier Draghi: ogni governo ha momenti di crisi politica o cambi di governo".
E su questo fronte si è espresso anche Mino Giachino, che della vicenda Tav (e del supporto all'opera) ha fatto il proprio simbolo politico. "La domanda della Commissaria UE inchioda alle sue responsabilità il precedente Governo giallorosso che ha tenuta ferma la TAV danneggiando la economia e il lavoro torinese e italiano. Le nostre preoccupazioni erano più che fondate".
Torino-Lione, "Firmati i contratti in Francia per tutto il tunnel di base, data di fine lavori confermata"
"Abbiamo firmato a Chambéry i contratti con le imprese da oltre tre miliardi che avevamo già annunciato per l'intero tunnel di base, lato Francia - dice Mario Virano, direttore generale di Telt - e alla luce della situazione attuale del Covid, la data di conclusione dei lavori (2033, ndr) è confermata. Questo treno che oggi celebriamo è una grande occasione per ribadire momenti straordinariamente importanti: dai 150 anni dell'inaugurazione del Frajus, ma anche l'anniversario per i 40 anni dall'entrata in servizio dell'alta velocità, del primo collegamento ferroviario tra due capitali europee come Parigi e Bruxelles e molto altro ancora".
Una lapide per ricordare i caduti del Frejus
E nell'ambito delle celebrazioni del Frejus, una lapide è stata scoperta al Binario 1 di Porta Nuova, in memoria di tutti i caduti durante i lavori. La lapide sarà esposta dal 17 settembre al Museo del Risorgimento, per poi essere collocata in maniera definitiva nella grande stazione torinese.
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