Il Nazionale

Politica | 05 settembre 2021, 20:43

VIDEO e FOTO - Galimberti: «100-0: sono i milioni arrivati a Varese in cinque anni, contro il nulla di prima»

Oltre mille persone all'Ippodromo per il lancio della campagna elettorale del sindaco uscente. «Cinque anni fa abbiamo dimostrato che le cose si possono fare davvero in questa città, ora dobbiamo continuare. Ringrazio anche Giorgetti e Fontana, uno sgarbo non candidarlo con la Lega». E il finale sul pubblico presente: «Mi dicevano che ero matto a venire qui, ma io sapevo che sareste stati tantissimi»

VIDEO e FOTO - Galimberti: «100-0: sono i milioni arrivati a Varese in cinque anni, contro il nulla di prima»

«Cento a zero. Gridiamolo tutti: 100 a 0. 100 sono i milioni di risorse portati in questi anni dalla nostra amministrazione, 0 quelli della Lega nei 23 anni precedenti. È la nostra credibilità che fa la differenza».

La tribuna dell’Ippodromo si accende ed esplode in un applauso (clicca QUI per la fotogallery): dei circa 20 minuti in cui Davide Galimberti ha arringato la sua folla (un migliaio di persone) questo pomeriggio, giorno della presentazione ufficiale di programma e coalizione, è stato quello appena riportato il più significativo.

Credibilità per il recente passato uguale credibilità per il futuro: il centrosinistra varesino, tutti coloro che si riconosco nel bis dell’avvocato varesino al soglio di Palazzo Estense e che con lui correranno, promettono questo ai cittadini. E di non fermarsi: «Dobbiamo continuare il nostro viaggio di cambiamento».

Dal “davvero” del 2016 (“Varese riparte davvero”) al “Soprattutto Varese” della campagna 2021 è un viaggio fra gli avverbi:  «Cinque anni fa - afferma Galimberti - c’era la necessità di utilizzare quello slogan per trasmettere ai cittadini che le cose potevano essere fatte. Nei programmi elettorali degli ultimi anni si ricorrevano temi come il Palaghiaccio, l’uscita dell’autostrada, largo Flaiano, il piano stazioni, mai portati avanti. Ora queste cose nei programmi elettorali non ci sono più: noi le abbiamo fatte. Ora c’è il "soprattutto" e il primo punto è "soprattutto la salute". Dopo un anno e mezzo di pandemia, è giusto che il Comune entri nelle scelte sanitarie, il nostro ruolo sarà centrale. Istituiremo un’area del Comune che si occuperà di sanità e la cittadella della salute all'ex Aermacchi».

E poi la legalità: «Voglio ancora più rigore e attenzione. Useremo le risorse del PNRR e ci sarà un comitato permanente per monitorare l’utilizzo dei fondi che arriveranno». La cultura: «Abbiamo portato 20 mila persone alla mostra per Guttuso, un record per la nostra città. E ora le daremo un teatro, finalmente, recuperando il Politeama lasciato lì da 15 anni». E le tasse: «Abbiamo ridotto la Tari, lo faremo anche con l’addizionale Irpef».

È lo spunto giusto per uno dei pochi, ma di certo circostanziati, attacchi agli avversari: «Sfido chiunque a fare un confronto sul buco ereditato dalle amministrazioni leghiste: c’è, è reale. E ci ha impedito magari di fare piccole ma importanti cose, come la manutenzione: ci fossero stati quei 10 milioni sarebbe stato possibile. Non importa: nei prossimi anni utilizzeremo altri 100 milioni per i quartieri e ci saranno i consigli di quartiere a decidere le priorità: le loro indicazioni diventeranno un documento organico dell’amministrazione».

Un’altra stoccata: «Vi diranno che Salvini e Meloni arriveranno in città: secondo me dopo aver visto quanti siete stasera non lo faranno… Noi abbiamo la credibilità dei fatti, loro no. Mi dicevano che ero matto a venire all'Ippodromo, ma io sapevo che sareste stati tantissimi».

Galimberti è pieno di ringraziamenti, alcuni canonici e aspettati, altri sorprendenti: «Alla mia famiglia, che ha sopportato le mia assenze. Davanti alla città le chiedo scusa per non esserci stato. Ai componenti di giunta, ai consiglieri, anche a quelli dell’opposizione, a chi si candida, perché non è scontato impegnarsi. Alle figure istituzionali, Daniele Marantelli, fondamentale nella prima parte del mandato, Alfieri, Gadda, Librandi, Invidia, Cenci, Astuti, Giancarlo Giorgetti, con cui c’è stato un confronto costante. E Roberto Maroni, cui va un grosso applauso, anche con lui grande collaborazione, e anche Attilio Fontana, cui va pure la la mia solidarietà: La Lega ha candidato mezza Regione ma non lui nelle sue liste, chissà perché… forse perché è in calo nei sondaggi? Sarebbe uno sgarbo istituzionale…».

CLICCA QUI PER ASCOLTARE L'INTERVENTO COMPLETO DI DAVIDE GALIMBERTI.

Fabio Gandini

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