Il progetto di riqualificazione e ammodernamento economicamente sostenibile dello stadio Meazza di Milano, redatto dagli ingegneri varesini Riccardo Aceti e Nicola Magistretti, è approdato ieri alla Commissione Europea.
Questo grazie a una petizione che il Comitato di Coordinamento San Siro e la Rete dei Comitati milanesi hanno trasmesso all’UE per chiedere la possibilità di salvaguardare lo stadio attraverso un'adeguata riqualificazione, in luogo del suo abbattimento e dismissione con conseguente spazio per i due progetti attualmente in gara (Gli anelli di Milano e la Cattedrale, rispettivamente di Sportium e Populous).
L’esito è stato molto positivo: la petizione, che mira a tutelare anche l’area verde circostante lo stadio, è stata mantenuta aperta dalla stessa Commissione, che agirà nei confronti delle autorità nazionali.
Non tutti, insomma, vogliono un nuovo San Siro. Una bella soddisfazione per i due professionisti varesini, convinti - insieme a molti altri, va scritto: tra loro anche Milly Moratti e l’assessore del Comune di Milano Paolo Limonta - della bontà delle loro idee. “Luci su San Siro”, così è stata definita l’alternativa studiata da Aceti e Magistretti per salvaguardare una Storia con la “S” maiuscola, prevederebbe tra l’altro, oltre alla riqualificazione e al miglioramento degli spazi posti dietro alle tribune del primo e del secondo anello, la sostituzione del terzo anello con una “galleria panoramica“ di 30 mila metri quadri sviluppata su tre piani e atta a ospitare negozi e ristoranti. Spazio anche a una passerella a 40 metri d’altezza, che da un lato si affaccerebbe sul campo e dall’altro permetterebbe di godere della vista panoramica di Milano e delle montagne. La capienza dello stadio si ridurrebbe a 60 mila posti (qualora venisse sostituito tutto il terzo anello), ma la struttura guadagnerebbe ulteriormente bellezza, potendo sfruttare la stessa nuova galleria anche per colorare l’impianto a seconda degli eventi. Tra l’altro, la capienza di 60 mila posti è proprio quella prevista nei progetti per il nuovo stadio.
Dunque una riqualificazione con prestazioni assolutamente simili a quelle previste nell’ipotesi del nuovo stadio, con il vantaggio dei costi: 300 milioni di euro contro i 650 milioni necessari per il nuovo, ma dando lo stesso reddito.
Per Aceti, tra l’altro professore al Politecnico di Milano, grande appassionato di pallacanestro, tifoso della Pallacanestro Varese ed ex tesoriere de Il Basket Siamo Noi, un motivo in in più, sempre connesso al “cuore” e alle emozioni: a metà degli anni Novanta è stato un giocatore delle giovanili del Milan. Il suo sogno era forse quello di giocarci, un giorno, a San Siro… Ora si sta battendo per salvarlo.
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