La tragedia accaduto il 20 giugno ad Orlando, il 18enne che si è arreso ai pregiudizi, all’ignoranza e alla violenza omolesbobitransfobica, gettandosi sotto un treno, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il Torino Pride, che venerdì 2 luglio ha deciso di organizzare una manifestazione sotto l'Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele per chiedere che la scuola diventi parte attiva nella lotta all’omolesbobitransfobia.
“È possibile che nessuno o nessuna abbia trovato il modo di aiutarlo? La scuola dove questi pregiudizi e quella gratuita violenza si sono, probabilmente, trasformati in bullismo ha latitato anche questa volta. Orlando, purtroppo, non ha potuto fare altro ma tanti e tante giovanissime sono vittime degli stessi meccanismi escludenti e violenti che molto spesso devono affrontare in solitudine e per noi tutto questo è inaccettabile. Dobbiamo lottare tutti e tutte insieme perché la comunità educativa, con la scuola come luogo principe, possa agire con tempestività per evitare la grande sofferenza causata da tutte le forme di discriminazione” commenta Alessandro Battaglia a nome del Coordinamento Torino Pride.
A scuola è troppo spesso impossibile parlare di affettività, sessualità, di lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni e, per questo, il Torino Pride ha chiesto a tutte e tutti coloro che condividono queste preoccupazioni di trovarsi venerdì 2 luglio alle 11 sotto gli Uffici Scolastici Regionali (in corso Vittorio Emanuele 70 a Torino) per gridare forte la propria rabbia portando con sé un oggetto e/o un pensiero scritto in ricordo di Orlando con l’obbiettivo di far sì che altri ragazzi e altre ragazze non si debbano più arrendere a causa di una società che li discrimina e non li include.
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