Sono stati ufficialmente aperti ieri, 20 giugno, i sentieri di "Stramandriamo", per cominciare l’iter che porterà il progetto a diventare realtà con la segnaletica definitiva. Presenti, il vicesindaco di Città Metropolitana Marco Marocco, il sindaco di Mazzè, Marco Formia, il vicesindaco di Rondissone Davide Cambursano e gli assessori di Chivasso Pasquale Centin e Domenico Barengo.
Alla realizzazione del progetto collaboreranno anche associazioni come “Terre dell’Erbaluce”, gli “amici della Dora Baltea” e tutte quelle che vorranno aggiungersi.
"Venerdì 25 ci rivedremo alla Mandria coi tecnici e amministratori di Città Metropolitana di Torino e dei nostri Comuni per visionare i sentieri percorrendoli in bicicletta e confrontandoci dal punto di vista tecnico e strategico - fanno sapere dal direttivo di Stramandriamo -. Per ora vogliamo ringraziare tutti gli Enti coinvolti che hanno concesso il patrocinio al progetto che ci auguriamo divenga solo il primo di tante altre iniziative intercomunali condivise che si prefiggano la valorizzazione dei nostri bei territori e la collaborazione fra istituzioni e associazioni".
Poi aggiunge: "Il progetto prevede di realizzare circa 40 km di sentieri di diversa difficoltà e lunghezza che partono e ritornano alla Mandria di Chivasso, ma che consentono al contempo di congiungersi ad altri sentieri o piste ciclabili verso Chivasso, verso Mazzè e poi Vische, Caluso, Villareggia (Sentieri delle Pietre Bianche) e Rondissone con le bellissime zone agricole e boschive della Dora Baltea. In questo modo la stramandriamo 21 k ha l’ambizione di costituire la dorsale di mobilità lenta tra la Città di Chivasso e l’anfiteatro morenico raggiungibile da Mazzè, con una variante interessante attraverso Rondissone. La sfida che ci attende è quella di mettere subito in pratica con la segnaletica permanente e dei veri e propri itinerari di visita e di sosta, quello che secondo noi è un modo per far conoscere ai più quanto abbia da offrire in nostro territorio".
La Stramandriamo continuerà però a esistere. "Tutto questo in attesa di poter finalmente tornare a fare quello che più ci piace e cioè organizzare la stramandriamo la terza domenica di giugno del prossimo anno, in occasione della quale ci auguriamo si possa tornare a fare gli “assembramenti quelli belli” con le nostre famiglie, amici e associazioni come sempre successo negli anni passati".
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