Via libera ai richiami con AstraZeneca per gli under 60, purché lo voglia il cittadino stesso e che quest'ultimo sia correttamente informato. A confermare una posizione nell'aria da giorni, è lo stesso presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Sulla vaccinazione eterologa, il Governatore spiega: "Sul dibattito se fare volontariamente il richiamo con AstraZeneca, pensiamo che la libertà personale, quando il consenso è dovutamente informato, vada sempre garantita. Ci rimettiamo però alle istanze che arriveranno da Roma. Vogliamo che siano certe, univoche e tempestive".
Attualmente, la Regione Piemonte permette quindi agli under 60 di fare il richiamo con AstraZeneca, come confermato dall'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi: "E' sovrana la scheda tecnica del farmaco: coloro che vorranno e saranno dovutamente informati, potranno accedere alla seconda dose con lo stesso vaccino". "Questo - precisa però l'assessore - fino a quando non ci saranno disposizioni tassative da parte di Aifa sulla possibilità di farlo o non farlo. Se ci sarà un divieto, sabaudamente ci adegueremo al divieto".
Intanto, secondo Cirio il Piemonte ha assorbito bene l'urto dovuto allo stop ad AstraZeneca e Johnson&Johnson per gli under 60: "La preoccupazione l'abbiamo affrontata con i nostri medici, ingegneri gestionali: abbiamo programmato le consegne dei vaccini perché ogni hub abbia i vaccini a disposizione. Questo ci ha permesso di superare le difficoltà, l'ultima definizione su AstraZeneca non è che l'ultima di una serie di incongruenze che, sia chiaro, non arrivano dalla struttura commissariale ma dalla comunità scientifica italiana. Ognuno dice la loro e spesso non arriva un'informazione univoca e tempestiva".
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