La Città di Torino lancerà a breve dei concorsi per nuovi inserimenti nel proprio organico: ad annunciarlo, nel corso di una Commissione indetta per approfondire un'apposita mozione proposta dalla consigliera comunale PD Elide Tisi e approvata dalla Sala Rossa, è stato l'assessore al bilancio Sergio Rolando.
Concorso per assistenti sociali, educatori e altre figure professionali
Nella mozione, venivano richiesta delucidazioni sul futuro dei dipendenti a tempo determinato e del personale che presta servizio presso l'ente pubblico attraverso la somministrazione lavoro (interinali): “Nell'ambito dei tavoli tecnici – ha dichiarato Rolando – condivisi con i sindacati abbiamo lavorato per trovare le giuste modalità operative per tutelare le professionalità acquisite, prevedendo l'inserimento nel piano fabbisogni 22-23 di assunzioni a tempo indeterminato di assistenti sociali, educatori, mediatori culturali, mediatori penali e responsabili rendicontazione".
"Faremo in modo di attribuire un punteggio per il servizio prestato precedentemente; il concorso per le 120 figure amministrative richiederà invece più tempo”. Sulla richiesta specifica di stabilizzazione dei contratti in essere, Rolando ha invece glissato: “La normativa - ha proseguito – può essere applicata alla sanità ma non agli enti locali”.
Tisi e i sindacati: “Rinnovare i contratti”
Di tutt'altro avviso sono, però, sia Tisi che i sindacati: “Non mi risulta - ha commentato la prima – che la lettura data a livello nazionale sull'argomento riguardasse soltanto le aziende sanitarie: sarebbe opportuno capire se si è trovata una convergenza per consentire di salvaguardare sia i servizi ai cittadini che la continuità occupazionale, una prospettiva che auspichiamo venga inserita in un contesto più organico”. “La lettura congiunta - ha aggiunto Lucia Santangelo di NIdil CGIL – della disciplina di riferimento rispetto ai contratti di somministrazione per la pubblica amministrazione prevede la possibilità di andare oltre i 36 mesi del singolo contratto, la stabilizzazione attraverso concorsi pubblici riguarda soltanto un terzo dei lavoratori. La questione può essere quindi risolta senza ricadute giuridiche e senza costi aggiuntivi per l'amministrazione perché non si tratta di un aumento di servizi ma di continuità e turnover”.
La Divisione Personale del Comune: “Siamo in attesa di risposte da ARAN”
Dalla Divisione Personale del Comune, nel frattempo, hanno cercato di fare chiarezza: “Abbiamo chiesto conferme dell'interpretazione sindacale – ha spiegato la dirigente Antonella Rava – all'ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ndr) ma, al momento, non abbiamo ancora ricevuto risposte. Nel frattempo cercheremo di attuare percorsi di condivisione con i sindacati: quello che, legittimamente, riteniamo di fare consiste nell'indire i concorsi per le figure da inserire nel piano fabbisogni, in cui stiamo cercando di far rientrare anche gli psicologi”.
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