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Sport | 16 maggio 2021, 07:40

La piscina all'aperto di Asti riapre il 29 maggio, domani la manifestazione #salviamolepiscine!

Stessa data per le vasche di Cuneo, Alba, Savigliano e Sommariva Perno, che rientrano nel circuito CSR. Impianti chiusi al pubblico da 300 giorni con pompe e vasche funzionanti. Si stimano danni di 200/300mila euro a impianto

La piscina all'aperto di Asti riapre il 29 maggio, domani la manifestazione #salviamolepiscine!

Ieri, sabato 15 maggio, era il giorno di riapertura per le piscine all'esterno. Peccato che in Piemonte, come nel resto del Nord Italia, sia impensabile tuffarsi in acqua con queste temperature.

Lo conferma Luca Albonico, presidente di CSR e del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta: “Con queste condizioni non abbiamo la possibilità di ottemperare alle norme previste dall'Asl sulla temperatura delle vasche. Dunque la piscina esterna di Cuneo non riapre”.

Occorrerà aspettare sabato 29 maggio, data scelta per l'apertura della piscina esterna di Asti. Idem per le vasche all'aperto di Alba, Savigliano, Sommariva Perno e Cuneo, che rientrano nel circuito CSR.

Nonostante siano chiuse da 300 giorni, le vasche esterne e interne di Cuneo sono piene d'acqua.

“Noi abbiamo dovuto comunque mantenere l'acqua nelle piscine, fare girare le pompe, custodire gli impianti e fare manutenzioni – spiega Albonico -, questo nella nella maggior parte dei casi su impianti di proprietà pubblica. E parliamo di 300 giorni di chiusura totale, senza avere nessun incasso. Questo ci ha compromesso tutto il bilancio del 2020. Inoltre siamo anche molto preoccupati per quanto riguarda la riapertura delle piscine coperte perché sei noi andiamo a lavorare e a cercare di far quadrare i conti con le limitazioni e i contingentamenti previsti e senza ricevere aiuti, non riusciremo a fare tutto da soli”.

Eppure la piscina è un luogo sicuro. “Non lo diciamo noi che siamo addetti ai lavori, ma lo confermano degli studi – aggiunge Albonico -. L'ultimo è stato pubblicato da ricercatori inglesi: hanno stabilito che il covid resiste 30 secondi nell'acqua della piscina. Quindi è un luogo estremamente sicuro e francamente non capiamo questa decisione di tenerci chiusi. Il primo giugno riaprono tante attività, comprese le palestre. Siamo contenti per loro ma non capiamo perché le piscine non possano rientrare in questa riapertura.

I danni stimati per la chiusura ammontano a 200/300mila euro a impianto. “E' gravissimo perché molti di questi non ce la faranno ed altri sono già stati chiusi”, conclude Albonico.

Una situazione insostenibile. Ecco perché lunedì 17 maggio si terrà la manifestazione #salviamolepiscine! Utenti e atleti sono stati invitati ad appendere un drappo blu (il colore dell'acqua) per sensibilizzare tutti su questo tema.

Dalla pagina facebook #salviamolepiscine“Invitiamo tutto il nostro mondo che raccoglie circa 20 milioni di persone, dagli atleti di interesse nazionali alle famiglie, dai gestori di impianti agli operatori tecnico-sportivi, dai praticanti ai semplici appassionati, ad unirsi sui social postando un'immagine di colore blu, come il colore che rappresenta l'acqua, ed un commento d'esortazione con hashtag #salviamolepiscine.

Invitiamo tutti i gestori delle piscine, le società e associazioni sportive ad issare una bandiera blu con hashtag #salviamolepiscine

Invitiamo tutti voi ad unirvi alla nostra istanza dal 17 maggio alle ore 18, prima giornata di finali del nuoto ai campionati europei di Budapest, per un grido di allarme e sensibilizzazione che ci unisca come non mai per tornare a vivere con entusiasmo e in sicurezza le piscine scoperte e coperte di tutta Italia”.

Cri.Maz.

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