È Guido Saracco la migliore ipotesi come candidato sindaco del centrosinistra di Torino per il sondaggio Ipsos commissionato nelle scorse settimane dal Nazareno, illustrato da Francesco Boccia, oggi e domani a Torino per un confronto con il Pd per le elezioni comunali. Il rettore del Politecnico risulta infatti il più conosciuto (37 su 100), così come ottiene il giudizio migliore (6) come possibile primo cittadino in confronto alle altre figure testate da Roma. L'attuale capogruppo del Pd Stefano Lo Russo ottiene come voto 5.5, l'ex ct della nazionale di pallavolo Guido Berruto 5.6., il consigliere del Pd Enzo Lavolta e l'ex assessore Gianna Pentenero a pari merito 5.2
Il sondaggio Ipsos allarga però lo sguardo anche alle altre forze politiche ed in questo caso ad ottenere il giudizio migliore è il candidato del centrodestra Paolo Damilano (20 su 100), seguito da Saracco (19 su 100), Mauro Berruto (13 su 100) e Stefano Lo Russo (12 su 100). Ultimi e penultimi in classifica la capogruppo del M5S Valentina Sganga e l'attuale assessore all'ambiente Alberto Unia. Il giudizio sull'attuale amministrazione comunale non è nè troppo negativo, nè positivo: il voto medio è di 4.9, con il 24% degli intervistati che definisce l'operato pessimo, il 31% insufficiente, il 34% sufficiente e solo l'11% ottimo.
Damilano è considerato anche il candidato sindaco che conosce meglio i problemi di Torino, così come quello che può fare di più per la città, che comunica meglio e che saprebbe decidere da solo senza farsi condizionare, capace di interloquire meglio con le forze economiche ed in grado di tener testa agli avversari in campagna elettorale. Al secondo posto si colloca, in tutti questi ambiti, Guido Saracco.
E sulle possibili intenzioni di voto il candidato del centrodestra, con il 42,5% delle preferenze, di poco supererebbe il centrosinistra (41,8%). Se il Pd & Co decidessero di allearsi con il M5S otterrebbero oltre il 50% dei consensi, senza andare quindi al ballottaggio. L'alleanza tra le due forze politiche diventa quindi essenziale per entrambe per sperare di continuare, o tornare, a governare Torino. Un risultato che dà ragione a quanto detto molte volte da Chiara Appendino in queste settimane.
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