A poche ore dal Consiglio comunale di oggi, la riorganizzazione della raccolta rifiuti accende il dibattito. Il candidato sindaco del centrodestra Giuseppino Berti affonda il colpo sulla delibera che la maggioranza porterà stasera. Una delibera che cancella il progetto di fare il porta a porta per le utenze non domestiche, introducendo cassonetti con bocca vincolata per indifferenziata, umido e carta/cartone. Un cavallo di battaglia dei Cinque stelle.
“Con il nuovo sistema i cittadini di Pinerolo saranno muniti di badge per differenziare i rifiuti nelle apposite campane chiuse riservate alle diverse categorie di rifiuti. Una scelta coraggiosa e corretta da parte dell’azienda di raccolta dei rifiuti, con un importante investimento a livello economico ma su cui siamo sicuri ci saranno buoni risultati per aumentare la raccolta differenziata – entra nel merito Berti –. Nel 2016 c’era una forza politica, attualmente in carica nell’Amministrazione comunale di Pinerolo, che nel proprio programma aveva l’obiettivo della raccolta porta a porta. Una vera e propria bandiera nella scorsa campagna elettorale. Invece, tutt’oggi dimostra che quelle erano parole al vento”.
Il candidato sindaco del centrodestra denuncia una perdita di tempo, sollevata già dalle opposizioni in Commissione, dove è stato presentato il nuovo sistema: “Dopo aver menato il can per l'aia per molto tempo, e ben 4 anni di loro Amministrazione, l’attuale Giunta scopre che esistono altri sistemi intelligenti che più logicamente sono implementabili nella nostra città. Pinerolo tutt’oggi non raggiunge la percentuale di soglia minima per la raccolta differenziata, e questo dato ci sorprende ancora di più 4 anni dopo l’insediamento del sindaco ragionando che erano proprio loro a intestarsi gli impegni maggiori per l’ambiente”.
Salvai rimanda la replica sulla parte tecnica alla seduta online delle 18: “Risponderò chiaramente in Consiglio perché la questione è complessa – ribatte –. Ma posso già dire che io ho cambiato idea e non sono l’unico, visto che Berti sinora in Consiglio ha sempre sparato sull’Acea (l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti, ndr)”.
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