Continuano i danneggiamenti all'interno dello stabile di Via Della Chiesa, in frazione Piani a Imperia dove un gruppo di còndomini è oggetto di continue molestie da parte di una inquilina. Il caso, sollevato dalla nostra testata, ha evidenziato come i residenti siano ormai esasperati dalle minacce, atti vandalici, continue liti e soprusi perpetrati da una donna con evidenti problemi comportamentali dovuti ad un disagio psichico derivante a sua volta dall’abuso di sostanze stupefacenti e alcol.
In questi ultimi due anni i residenti hanno subito di tutto e di più come anche la rottura del portone di ingresso dello stabile e dei citofoni. Dopo la denuncia effettuata tramite il nostro giornale, 'Arte Imperia', l’azienda regionale territoriale per l’edilizia della provincia che ha competenza sull’assegnazione degli immobili popolari, ha inviato il proprio personale a sostituire la serratura di ingresso e i citofoni in via Dalla Chiesa. Ieri pomeriggio, però la donna in preda ad una crisi, secondo quanto visto da alcuni inquilini e così come raccontato alla nostra testata, ha nuovamente danneggiato i citofoni accanendosi anche contro le cassette della posta ubicate all’interno dello stabile.
“Può sembrare una cosa di poco conto -ci racconta uno dei testimoni alla scena che preferisce rimanere anonimo per tutelare la propria incolumità- ma questo è quello che ormai siamo costretti a subire da anni. Siamo davvero rammaricati anche perché erano stati aggiustati da poco. Ci sentiamo inermi; è come se fosse una battaglia persa perché con questa persona non si può ragionare, è inutile. Fino a quando rimarrà qua succederanno sempre queste situazioni. Noi sicuramente non possiamo pagare di tasca nostra quello che lei danneggia. Non ce lo possiamo permettere - evidenzia- ed inoltre non sarebbe neanche moralmente giusto visto che noi paghiamo gli affitti e anche le spese condominiali e soprattutto siamo persone per bene che di certo non compiono questi gesti”.
L’amministratore unico di 'Arte Imperia', Antonio Parolini, in riferimento proprio a questo caso dichiarò attraverso una nota stampa di “comprendere il disagio degli abitanti. Abbiamo segnalato da tempo la situazione agli organi competenti e abbiamo agito ben oltre le nostre competenze”. Parolini infatti, comunicò di aver segnalato il caso all’Asl 1, ai Servizi Sociali del Comune di Imperia e alle Forze dell’ordine e 'Arte Imperia' starebbe, di fatto, fungendo da coordinatore tra i suddetti soggetti. L’Ente inoltre, ha avviato nei confronti dell’assegnataria la procedura amministrativa di decadenza che dovrà rispettare i termini di legge i quali, a causa dell’emergenza Covid, sono sospesi fino al 30 giugno.
“Questa persona - dice un residente dello stabile- non è in grado di intendere e di volere. Non si rende conto di quello che fa, dei problemi che crea. Abbiamo tentato di aiutarla più volte, ma non è servito a nulla. Sono le Istituzioni che devono intervenire perché è completamente abbandonata a se stessa. Da qui fino al 30 giugno chissà quante ne succederanno e più passa il tempo e più noi non siamo padroni della nostra vita. Non riusciamo a dormire, c’è chi neanche scende per le scale per la paura di essere aggredito da lei. I nostri diritti è come se non esistessero più. Questa non è vita, è prigionia e in uno Stato che si definisce civile tutto ciò non è accettabile. Occorre intervenire subito, ne va della nostra serenità, ma anche della nostra sicurezza”.
I residenti sono due anni che chiedono all’Arte, anche attraverso una petizione popolare, di provvedere ad allontanare questa donna. Non è cattiveria, né razzismo, né vendetta. Chiedono solo che sia concesso loro di abitare in condizioni di normalità, e no con le telecamere sul pianerottolo installate da molti per paura di mettere il naso fuori di casa, ma anche che questa donna sia inserita in un programma di recupero poiché al momento oltre a rappresentare un pericolo per gli altri, lo è anche per se stessa.
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