Forza Mastini, portateci in semifinale. E se non lo fate voi, ci pensiamo noi.
Portateci in semifinale perché siete rimasti senza casa, ma non senza famiglia: per ogni giorno di lontananza dal Palalbani, avete avvicinato una persona in più alla vostra causa, alla vostra pista fatta di radici, appartenenza e cocciutaggine, alla vostra capacità di essere persone normali che di giorno lavorano in un'azienda o in un ospedale ma poi, vestendosi da Mastini di notte, salvano la città (il nome, il blasone, l'identità di una città).
Portateci in semifinale perché sarebbe bello fare scendere dal cielo della pista di Casate la maglia numero 57 di Marco Fiori, ritirata prima di una partita con il Chiavenna: è ora di fare tornare sul ghiaccio il vostro uomo in più. E perché sarebbe anche bello che il "5" che unisce la leggendaria maglia numero 35 giallonera alla 65 di Tura detto SerraTura non fosse più divisa solo dal nome di un portiere ma da una virgola sempre più sottile, una virgola che poi, raddoppiata, è un doppio baffo come quelli di Big Jim Corsi.
Portateci in semifinale perché lunedì inizieranno i lavori al Palalbani (guai a chi prova a toccarne il nome: non si cambia nome alla storia) e il modo migliore per tornare a giocare nel palaghiaccio di Varese, è uno solo: ricordare la strada di casa, onorarne il profumo, la magia, la spinta, la memoria che è presenza, non lontananza o assenza.
Portateci in semifinale perché c'è uno speaker che sta battendo il suo destino per accompagnarvi fino a lì, perché c'è una tifoseria che - ogni giorno in cui giocate - smette i panni del lavoro o della famiglia per rispondere al richiamo del Mastino, trascinando con sé chiunque abbia attorno, perché il duello con l'amministrazione comunale sulla pista provvisoria, che ora "dovrà" rivelarsi per quello che è, cioè un obiettivo comune su cui marciare attraverso strade parallele, è benzina sulla cenere del fuoco giallonero, così come lo furono Pisoni, Manfroi, il Palaonda, la Federghiaccio, Pavlu, Baseotto, Pasqualotto, il Palalbani pieno zeppo di fumo, nebbia, tifo, gioventù, lacrime, sangue, cuore.
Portateci in semifinale perché qualcuno ha perso in silenzio il suo lavoro e un pezzo della sua vita nel giorno in cui è stato chiuso il Palalbani, eppure non vuole perdere l'amore dei suoi ragazzi, che seguiva dalla balconata sotto il cronometro, qualcuno come Paolino e Luisella del Madera Pub. Qualcuno di cui dovete e dobbiamo ricordarci.
Portateci in semifinale perché non possiamo vedervi dal vivo ma soffriamo da lontano come matti e come nessun'altra tifoseria. E anche se nella vita del Varese ci sono state mille partite più gloriose e decisive dell'ultima vinta ai rigori ad Appiano, non abbiamo dormito dalla gioia nel vedere il portierone giallonero parare l'ultimo rigore, perché in quel gesto c'era tutta la nostalgia, l'orgoglio e l'onore di essere parte di una storia che spesso è passata dai guantoni, dai gambali, dal bastone, dal ghigno capaci di respingere e sconfiggere i più forti e un finale già scritto.
Portateci in semifinale perché anche quelli che l'avevano fatto la scorsa stagione, e ora non ci sono più, sotto sotto ne sarebbero contenti e un po' invidiosi. Portateci in semifinale perché avete fatto sacrifici per arrivare fino a qui, perché nel rigore decisivo segnato da Piroso e in quello parato da Tura ci sono gli estremi di un gruppo vero, perché Vanetti e Raimondi sono capitani con cui faresti mattina, perché non ci sarebbe la famiglia dei Mastini senza la famiglia Borghi che ne racchiude l'essenza, perché Drolet e coach Devèze arrivati la scorsa estate si sono fatti spingere da un vento e contagiare da uno spirito molto lontano da loro.
Portateci in semifinale perché non ci siamo mai sentiti così Mastini, così coinvolti, così orgogliosi di un manipolo giallonero che nemmeno doveva più pattinare ed esistere, eppure è qui. E non lo è per caso.
Portateci in semifinale perché avete tutti qualcuno che ha creduto in voi a cui dedicare questo traguardo, perché ci sono persone che non hanno dormito come Torchio, Longhi, Malfatti e Fiori per trovare una strada, e una casa, dove poter continuare a far vivere il Mastino. E perché, in fondo, anche chi non era d'accordo con loro adesso vorrebbe soltanto veder vincere il Varese. Maledetto cuore giallonero, che provi sempre a uscire dal petto dove proviamo a contenerti.
Quarti di finale (best of five), gara-3
Ore 20.30, palaghiaccio di Casate: Varese-Appiano (arbitri Leandro e Simone Soraperra; linesman Paolo Brondi e Andrea Rivis), serie sul 2-0.
Diretta Radio Village, streaming al costo di 5 euro sulla pagina Facebook Mastini Varese Hockey, diretta pre partita e post partita sulla pagina Facebook di VareseNoi, aggiornamenti di risultato e marcatori sull'home page www.varesenoi.it prima di commento e foto del match.
Ore 19.30: Merano-Alleghe (serie 2-0), Caldaro-Bressanone (1-1), Unterland-Valdifiemme (2-0)
LA SERIE DEI MASTINI
Eventuale gara IV
Martedì 23, 20.30: Hc Eppan Appiano - HC Varese 1977
Eventuale gara V
Giovedì 25, 20.30 a Casate: HC Varese1977 - HC Eppan Appiano
Semifinali: vincente Merano-Alleghe contro vincete Varese-Appiano, vincente Unterland-Valdifiemme contro vincente Caldaro-Bressanone.
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