Il calcio dilettantistico nazionale ha vissuto ieri una delle giornate più lunghe della propria storia recente.
La riunione romana, con i vertici della LND impegnati a varare le proposte per tornare in campo, ha infatti tracciato le linee e le proprie richieste alla Federazione per poter ripartire.
Ciò ha creato grande entusiasmo in parte degli addetti ai lavori, ma il percorso che eventualmente porterà l'Eccellenza a tornare in campo è ancora lungo.
Tanti i tempi sul piatto, come il mercato prorogato al 31 di marzo, la richiesta di compensazione delle spese sanitarie per tamponi e sanificazioni, ma soprattutto, ciò che potrebbe creare un forte scompenso in ogni regione è la possibilità che le società possano rinunciare alla disputa del campionato e di non venire comunque retrocesse nella serie inferiore, adducendo problematiche economiche.
Ciò rischierebbe di minare la credibilità dei gironi, senza dimenticare la possibilità che numerose squadre, per ridurre i costi, mandino in campo giocatori under, o riducendo all'osso i propri organici.
Per evitare ciò, in caso di accoglimento delle proposte della Lega Nazionale Dilettanti, servirà una grande opera politica da parte dei Comitati, per creare un forte patto con le società affinchè i possibili tre mesi dedicati al campionato possano avere un minimo di decoro tecnico.
Il paradosso, infatti, è che l'Eccellenza diventi un campionato di rilevanza nazionale, ma con il pericolo di situazioni al limite del grottesco (gironi monchi, rose incomplete per i contagi, risultati poco credibili)
Il fatto che non siano state messe nere su bianco ipotetiche date per la possibile ripartenza rende tutto ancor più nebuloso, ma le elezioni federali di fine mese e l'evoluzione del quadro politico nazionale impongono una doverosa prudenza.
Il messaggio della LND è comunque chiaro: "Noi ci proviamo". Ora la palla passa inevitabilmente alle società per capire come recepiranno le proposte messe nero su bianco nella serata di ieri. I club risponderanno all'appello, oppure per i rischi pandemici e le spese in arrivo, decideranno di limitare i costi magari reinvestendoli nella stagione 2021/2022? Al netto ovviamente dell'arrivo dei fondi, e del via libera per l'attuazione dei protocolli.
E' il grande tema dei prossimi giorni, su cui anche il presidente Cosimo Sibilia ha posto l'accento. La ripartenza non è distante, ma servirà uno sforzo non indifferente di tutte le componenti affinchè sia credibile.
"Dobbiamo essere consapevoli della grande responsabilità di questa scelta - ha dichiarato Sibilia - e di complessità che ricadono non solo sulla LND ma anche su tutti quelli che hanno aperto a questa prospettiva, alimentando le speranze di club e tesserati. Quella disponibilità deve essere confermata, su tutti i fronti, soprattutto quelli economici, altrimenti ogni sforzo sarà stato vano”.
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