L’ufficialità arriverà solo nelle prossime ore, ma la serrata generalizzata per le feste di fine anno (anticipata già ieri) è ormai quasi certa. Il prossimo weekend, 19 e 20 dicembre, sarà, di fatto, l’ultimo di 'libertà'.
Se la linea dura dovesse essere confermata, gli italiani dovrebbero modificare in modo drastico i propri piani per le vacanze in arrivo. L'intero Paese, dal 24 dicembre al 3 gennaio — o forse fino al 6 — potrebbe ritrovarsi interamente in zona rossa.
Nei giorni festivi e prefestivi, cioè la Vigilia, Natale, Santo Stefano, domenica 27 e mercoledì 31 dicembre, Capodanno, 2 e 3 gennaio, ristoranti e bar saranno chiusi tutto il giorno, le saracinesche dei negozi abbassate e la circolazione bloccata anche dentro il proprio comune. Rimarranno aperti alimentari, farmacie, tabacchini, edicole e librerie.
Sarà possibile andare a messa, nella chiesa più vicina alla propria abitazione, ma non a casa di parenti. Quindi pranzi e cene di Natale consentiti solo con i congiunti: genitori, figli o partner fissi.
Il 28, il 29 e il 30 dicembre si potrà uscire liberamente dalle 5 alle dieci della sera, i negozi saranno aperti e bar, ristoranti, pasticcerie e pub chiuderanno alle 18.
Il coprifuoco dunque resta fissato alle 22, ma nel governo c’è chi chiede di anticiparlo alle 20.
Da lunedì 21 scatta il blocco della mobilità tra le regioni, e ci si potrà spostare solo per lavoro o necessità. Saranno possibili i ricongiungimenti familiari e si potranno raggiungere le seconde case, ma solo all’interno della propria regione.
L'ultimo giorno utile per lo shopping natalizio è fissato al 23 dicembre, con negozi aperti fino alle 21, ristoranti e bar fino alle 18.
Per chi, in zona rossa, verrà fermato in strada senza giustificato motivo, potranno scattare multe dai 400 ai 1000 euro.
Dal 4 al 6 gennaio riapertura degli esercizi, ma vietato lo spostamento tra regioni; permane il coprifuoco alle 22.
Dal 7 gennaio ci si potrà nuovamente muovere tra regioni differenti.
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