Non ha mai accettato che il figlio, un affermato chirurgo, fosse gay. E così, dopo averlo minacciato e insultato, ha pagato 2.500 euro un uomo per spezzargli le dita, così da pregiudicarne la carriera da medico.
Un pensionato di 75 anni ha patteggiato una pena di due anni al tribunale di Torino, dopo che la vittima ha finalmente trovato il coraggio di denunciarlo. Come provato dagli investigatori, il 75enne ha fatto pedinare la vittima, minacciandolo a più riprese. Quindi nel 2017 la decisione di assoldare un uomo con l'incarico, dietro un pagamento di 2.500 euro, di spezzare le dita al figlio 43enne. Per fortuna l'aggressione non si è concretizzata: l'uomo ha infatti svelato il piano alla vittima. I due hanno così inscenato un'aggressione, in modo tale da incassare comunque il compenso. Nel 2018 il chirurgo ha poi deciso finalmente di denunciare il padre, condannato ora a due anni di reclusione.
"La vicenda - ha commentato la senatrice Pd Anna Rossomando - è l'ennesima dimostrazione di quanto lavoro ci sia ancora da fare in Italia sul tema dell'omotransfobia".
"Questa storia ha dell'incredibile. Perché è difficile da accettare che oggi, in questa società, ci possano essere ancora delle situazioni del genere. Per questo abbiamo bisogno di una legge, che sostenga un cambiamento culturale, a partire dalle scuole, per costruire un domani libero da tutto questo odio, questa violenza, questa vergogna". Così l'assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta. "Troppo spesso ci sono situazioni del genere: ce lo raccontano le persone lgbtqi sbattute fuori casa, o chi riceve quotidianamente minacce in casa, sulle scale, nel luogo di lavoro".
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