"Non possiamo permetterci il lusso di fermarci neanche un minuto, per cui continuiamo a lavorare. E da oggi il Piemonte ha un nuovo Piano Pandemico, che ci permetterà di farci trovare pronti, sperando che non arrivi, in caso di terza ondata". Così Alberto Cirio, al primo appuntamento dalla nuova sede del Dirmei, fissando la data di approvazione definitiva entro Natale.
"Per ogni struttura avremo il conto dei posti letto a disposizione, la descrizione di quali servizi vengono ridotti per affrontare l'emergenza pandemica e per rafforzare la disponibilità di posti di terapia intensiva", dice Cirio. "Ma grande attenzione sarà riservata anche alle cure oncologiche, al supporto psicologico, ma anche a quegli strascichi di pazienti cronici che ci lascerà la pandemia", aggiunge l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. Sulle terapie intensive, "siamo partiti da 327, ora siamo saliti a 614, ma potremo arrivare in primavera a 1073 posti attivabili al massimo del potenziale. Speriamo di avere abbastanza anestesisti. Ma continuiamo a puntare sulla gradualità dell'attivazione dei posti, per non sottrarli ad altre patologie".
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Ma un altro punto caldo è l'andamento della seconda ondata, l'attualità. E la possibilità di diventare zona Gialla entro domenica. "L'indice Rt è sceso a 0,68, mentre eravamo a 0,76 la scorsa settimana - dice Cirio -. Continuiamo a registrare un rallentamento nel contagio, ma non deve essere confuso con un liberitutti. L'occupazione dell'area medica è sceso dal 80 al 70 e anche le terapie intensive si avvicinano al 50%. Ma sono ancora numeri alti e se vogliamo che si torni a una pseudo-normalità serve rigore e rispetto delle norme, dal distanziamento a quelle più restrittive".
"Per lo spostamento tra Comuni - prosegue il governatore - pare che la nostra lettera abbia avuto un peso importante nelle valutazioni del Governo sul 25-26 dicembre e sul 1° gennaio, grazie anche alla presenza degli altri enti locali che l'hanno scritta con me. Anche qui, limiti precisi e regole chiare: ma in una realtà come la nostra con tantissimi Comuni sotto i mille abitanti rischiava di essere una norma irrazionale e che poteva non essere capita".
"Ma dovrà essere una norma pensata solo per i ricongiungimenti famigliari e pensando in particolare alle persone anziane", ha concluso Cirio.
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