E' un vero e proprio grido di allarme quello lanciato dalle categorie economiche raccolte dal Comitato Salviamo Genova e la Liguria, impegnato in un dialogo con il Ministero del Trasporti per quantificare i danni del caos autostrade che ha paralizzato la Liguria nella prima metà del 2020, e in particolare da giugno ad agosto per quanto riguarda il settore turistico, settore particolarmente colpito dai disservizi.
Il bilancio complessivo è drammatico, con danni che si avvicinano complessivamente al miliardo di euro così suddivisi per categoria produttiva: autotrasporto 317 milioni, turismo e commercio 317 milioni, spedizionieri 217 milioni, industria e servizi terminalistici 154 milioni e agricoltura 5 milioni. Le cifre sono la somma dei costi aumentati che le aziende hanno dovuto affrontare e dei mancati introiti dovuti al blocco della circolazione, e si riferiscono al primo semestre del 2020, con particolare riferimento ai mesi che vanno da giugno ad agosto.
Il mondo economico ligure chiede al Mit di sciogliere i nodi che bloccano l'erogazione dei risarcimenti determinati da uno scientifico lavoro di ricerca condotto sotto la supervisione di tecnici del ministero, oltre all'istituzione di un tavolo per la tutela della sicurezza in autostrada e per il coordinamento dei cantieri con le esigenze economiche del territorio.
Il documento che certifica l'ammontare delle perdite patite a causa del caos in autostrada settore per settore è stato presentato oggi alla stampa in formato sintetico durante una videoconferenza con i rappresentanti delle varie categorie produttive. I dati (che tecnicamente stimano la perdita di fatturato e i maggiori costi sostenuti a seguito della caduta dei livelli di servizio sulle autostrade liguri) sono stati elaborati con il supporto del Dipartimento di Economia dell’Università di Genova e la Camera di Commercio di Genova.
"L'obbiettivo - spiega rivolgendosi al Mit Alessandro Pitto, presidente di Spediporto - è smettere di parlare di risarcimenti, sbloccare l'erogazione delle risorse, e ragionare di programmazione ed elaborazioni di soluzioni vere ai problemi".
"Abbiamo condotto un lavoro puntuale con la quantificazione del danno - aggiunge il portavoce del Comitato e segretario di Spediporto Giampaolo Botta -. Abbiamo sottoposto i nostri calcoli all'esame e alle critiche dei tecnici del Ministero che hanno verificato i numeri; che ci sia stato un danno poi è stato riconosciuto pubblicamente dal Ministero ma non si è più dato seguito all'erogazione delle risorse. Chiediamo a questo punto che entro fine mese si dia una soluzione a questo problema".
"I dati sono chiari - dichiara il presidente della Camera di Commercio di Genova Paolo Odone - ma ho l'impressione che si stia mettendo un po' in soffitta questa questione a causa dell'emergenza Covid-19".
Oltre al pagamento dei risarcimenti il Comitato punta anche l'attenzione sullo stato attuale del0la rete autostradale, e sui cantieri che in futuro rischiano, se non ben programmati, di riprodurre paralisi della circolazione e nuovi danni per un tessuto economico già fortemente provato: "Occorre sincronizzare le aperture dei cantieri con le esigenze dell'economia ligure e con gli eventi che creano attrattività per la regione - precisa Il presidente del Comitato Massimo Giacchetta -. Più che dei risarcimenti abbiamo bisogno di un tavolo di programmazione per il futuro".
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