Ormai non si parla d'altro. Complice la seconda ondata dell'emergenza coronavirus che ha evidenziato la necessità di avere una struttura adeguata, si continua a discutere sulla costruzione del nuovo ospedale di Ivrea.
Questa volta, ad intervenire, sono Mauro Salizzoni, medico e vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, ed il consigliere regionale Alberto Avetta. Di fronte alle polemiche degli ultimi giorni riguardanti la posizione del nuovo nosocomio, i due sostengono la necessità di "lavorare per unire, non per dividere".
"Davanti alle tante opzioni avanzate - dichiarano -, non sarà facile raggiungere una posizione univoca. Il compito di fare sintesi e di decidere spetterà alla Regione Piemonte che, probabilmente, si troverà a valutare una serie di diverse ipotesi di localizzazione. Tra queste, anche la vecchia idea dell’area di Palazzo Uffici, che potrebbe rivelarsi interessante per ritrovare un’unità. È a Ivrea, geograficamente rivolta nonché ben collegata verso il resto del canavese".
"Speriamo che si faccia tesoro di quanto avvenuto in altre zone del Piemonte-concludono - dove la discussione sul sito del nuovo ospedale, viziata da logiche localistiche anziché da ragionamenti su parametri oggettivi, ha finito con ritardare le procedure, mettendo a rischio la stessa realizzazione delle nuove strutture. Non offriamo alibi alla Regione per non decidere, perché il Piemonte e il Canavese hanno bisogno di nuovi, moderni ed efficienti ospedali, e non c’è tempo da perdere".
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