Riprenderanno domani, martedì 20 ottobre alle 9, le attività dell'ufficio Anagrafe di Crescentino, posto sotto sequestro quasi una settimana fa a seguito dell'arresto dei due dipendenti comunali, Stefano Masino, 49 anni, e Annalisa Aresi, 54 anni per l'emissione di cittadinanze false a brasiliani.
I due ufficiali, a seguito di una vasta operazione, denominata "Praemium" della Squadra Mobile della Polizia di Stato (avvenuta grazie all'ausilio di microcamere e intercettazioni, ndr), sono accusati, insieme ad altre due persone una facenti capo ad società di servizi di Verona, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso, false attestazioni in atto pubblico, peculato d'uso e altri reati satellite come violenza privata. Denunciati anche 74 cittadini brasiliani, accusati di falso in atto pubblico: sono i cittadini che, attraverso le procedure corruttive, hanno ottenuto la cittadinanza.
Il pacchetto" per avere la cittadinanza costava infatti intorno ai 4mila euro a persona e consentiva, nel giro di tre mesi, di trasformare il visto turistico in cittadinanza italiana ottenuta "iure saniguinis" ovvero tramite il riconoscimento della discendenza diretta da emigranti italiani partiti per il Brasile nei decenni o nel secolo passato. Compreso al suo interno anche l'alloggio. Tra gli immobili presi in locazione nel territorio di Crescentino per fare alloggiare i cittadini brasiliani, uno era di proprietà di uno dei due dipendenti comunali.
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