Torino non può permettersi un secondo lockdown. E’ questo il pensiero della sindaca Chiara Appendino, che ha commentato così l’aumento dei contagi in tutta Italia, in Piemonte e nella città da lei amministrata: “Vediamo quali saranno le novità del Dpcm, il mio auspicio è che non ci sia un secondo lockdown perché sarebbe di difficile gestione per il tessuto economico e sociale della città. Pensiamo alle scuole: abbiamo bisogno di quella socialità”.
La prima cittadina, consapevole del riacutizzarsi dell’emergenza, non nasconde un velo di preoccupazione in vista dell’arrivo delle temperature rigide e dell’influenza: “Penso che bisognerà affrontare l’emergenza da cui non siamo mai usciti con grande senso di responsabilità. Con l’influenza il momento diventa critico”.
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“Ora la situazione è sotto controllo, ma è chiaro che i numeri sono in crescita. Le istituzioni stanno facendo la loro parte per gestirla: noi continueremo a informare, ma è probabile che l’ultimo decreto inciderà nuovamente sulle nostre abitudini” ha ammesso Appendino.
La sindaca ha poi dettato la linea da seguire per non far rivivere a Torino mesi bui e difficili da superare: “Oggi immaginare un lockdown sarebbe molto complicato. Dobbiamo ragionare anche sul lavoro che è stato fatto, ad esempio con la scuola. Negli scorsi mesi non eravamo strutturati”. “La capacità del sistema regionale dovrà essere quella di tracciare, isolare e tamponare per permettere di contenere i contagi. E’ evidente che con l’influenza il sistema sarà stressato” ha poi concluso la prima cittadina.
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