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Sport | 25 settembre 2020, 15:26

Resta alta l'attenzione della Prefettura di Savona sulla presenza del pubblico nelle manifestazioni sportive. Il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe sbloccare la situazione

Quadro ingarbugliato tra il Dpcm in corso, le valutazioni del Palazzo del Governo e i campionati che stanno per iniziare

Resta alta l'attenzione della Prefettura di Savona sulla presenza del pubblico nelle manifestazioni sportive. Il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe sbloccare la situazione

E' un nodo che ora dopo ora appare sempre più difficile da sciogliere quello relativo alla presenza del pubblico all'interno degli impianti sportivi.

Il Comitato Tecnico Scientifico dovrà proporre le proprie valutazioni dopo il documento redatto ieri dalla Conferenza delle Regioni (l'idea è di aprire gli impianti al 25% della capienza), a cui guardano con attenzione anche le società della provincia di Savona.

Già perchè l'invito del Prefetto Cananà a rispettare le prescrizioni del Dpcm ancora in atto (in settimana c'è stato un summit con i vertici dello sport locale), ha fatto sì che nel corso dell'ultima settimana, e fino al prossimo 7 ottobre, le gare di interesse nazionale e regionale venissero disputate a porte chiuse (Coppa Italia di Eccellenza e Coppa Italia di pallanuoto, ad esempio).

Un'eventuale via libera del Comitato Tecnico Scientifico regalerebbe infatti un quadro normativo più nitido e l'eventuale presenza agli incontri sul nostro territorio del pubblico su gradoni e tribune. In caso contrario i lucchetti dei cancelli potrebbero rimanere chiusi ancora per diverse settimane.

Molto dipenderà anche dal tipo di valutazione che la Prefettura farà su ogni tipo di manifestazione. In molti infatti si sono chiesti per quale motivo solo la Coppa Italia di Eccellenza sia stata fermata, a differenza dei gironi di Promozione e di Coppa Liguria di Prima Categoria, anch'essi di valenza quantomeno regionale. Un tale metro di valutazione sarà riproposto anche per i campionati?

Come ribadito il semaforo verde alla proposta delle Regioni garantirebbe una maggior elasticità, seppur i segnali in arrivo dal mondo politico non siano dei più incoraggianti. Il governatore del Lazio e segretario del partito Democratico, Nicola Zingaretti. è stato infatti tranchant: "Non c'entra niente lo sport o il calcio, ma mantenere un minimo di logica e coerenza nelle scelte che si fanno per garantire la sicurezza degli italiani".

Un'apertura parziale la si è registrata dal ministro della salute, Roberto Speranza: "“La parola fondamentale è gradualità: sì ad un aumento tifosi in percentuale rispetto a capienza degli stadi, ma con rispetto delle regole, mascherine, distanze e uso igienizzanti. Il ritorno alla normalità è partito con la scuola, gli stadi vengono dopo”.

Resta da capire se vi sarà una linea d'azione identica per i campionati professionistici, o se gli sport dilettantistici, con minore afflusso negli impianti, potranno godere di maggiore spazio di manovra.

Lorenzo Tortarolo

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