Palaghiaccio inagibile, non saranno brevi i tempi di riapertura. Ma la pista del ghiaccio potrebbe tornare all'antico e trovare casa a due passi dalla vecchia Giazzera di Masnago, in uno scenario unico come lo era agli inizi del secolo scorso.
In questo momento il palaghiaccio non può riaprire i battenti perché «le autorità preposte stanno compiendo tutti gli accertamenti e le verifiche del caso», come dice il sindaco Davide Galimberti. Si tratterebbe di un vecchio problema che ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco per delle verifiche e per il quale sarebbero in corso accertamenti giudiziari. A questo si aggiungono i lavori di riqualificazione dell'impianto la cui data non è stata ancora fissata ma che non sarebbe lontana, un cantiere che rischia di rimanere comunque aperto per un'intera stagione.
«L'idea su cui stiamo ragionando seriamente con il concessionario che ha vinto il bando di riqualificazione della struttura - spiega il sindaco - è quella di realizzare una pista del ghiaccio temporanea nell'area dell'antistadio, dove attualmente c'è il campo sterrato in cui si allenava il Varese, proprio di fronte al palazzetto».
Questa soluzione darebbe la possibilità ai tanti appassionati e alle società sportive di proseguire l'attività e gli allenamenti, pur non essendo previste tribune per la presenza di pubblico, proprio in un luogo dove nacque l'attività del ghiaccio a Varese: la mitica Giazzera, agli inizi del secolo scorso, si trovava infatti dall'altra parte di via Bolchini, dove ora c'è il McDonald's. «E' un'idea assolutamente fattibile a cui avevamo già pensato per la stagione 2021/22 e sulla quale adesso, vista la situazione, stiamo accelerando».
Per quanto riguarda l'attività delle piscine di via Albani, il Comune si sta adoperando per una soluzione. «Un mesetto fa avevamo dato la disponibilità all'associazione che gestisce l'attività del nuoto di realizzare il campo estivo utilizzando gli spazi della scuola Pellico, all'esterno del palaghiaccio. E ora ho intenzione di concordare con le altre piscine della città l'utilizzo di spazi d'acqua in modo che i corsi e tutte le attività che si svolgevano al palaghiaccio possano continuare regolarmente. In questo modo i posti di lavoro verranno tutelati».
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