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Politica | 14 luglio 2020, 20:42

Il Regio chiude il 2019 con una perdita di oltre 7 milioni e 200 mila euro: l'ente verso il commissariamento

L'ente lirico registra -2.4 milioni di euro nella gestione operativa, per minor stanziamenti dal Fus e sponsorizzazioni insufficienti, a cui si aggiunge una svalutazione degli immobili conferiti nel 2011 e 2013

Il Regio chiude il 2019 con una perdita di oltre 7 milioni e 200 mila euro: l'ente verso il commissariamento

Il Regio di Torino chiude il bilancio 2019 con una perdita di 7 milioni e 200 mila euro e si avvia al commissariamento. Questo pomeriggio il Consiglio di Indirizzo, dopo il parere favorevole espresso dall’Assemblea dei Soci, ha approvato il documento finanziario dell’anno scorso.

Ed il quadro che emerge dai conti della fondazione lirica è a tinte fosche. “Per il 2019 – ha spiegato la sindaca Chiara Appendino – il patrimonio netto disponibile negativo dell’ente è di oltre 9 milioni di euro”.

Oltre alla perdita di 2.4 milioni di euro registrata nella gestione operativa, riconducibile ad un ammanco di stanziamenti del Fus per un milione e 200 mila euro e a sponsorizzazioni insufficienti, si è registrata una riduzione del valore dei palazzi che nel 2011 e nel 2013 erano stati conferiti al Regio.

Abbiamo fatto fare una verifica, – ha spiegato la Leon – in particolare sugli immobili di via San Francesco da Paola e strada Settimo: c’è stata una svalutazione di circa 3.7 milioni di euro”.

"Era importante - ha proseguito Appendino - approvare il bilancio entro oggi, per non perdere l'erogazione dei Fus 2020". Il documento finanziario è stato inviato al Mibact e, come ha ribadito la sindaca, l’unica strada percorribile resta quella del commissariamento: "il Teatro può e deve avere un futuro, ma servono interventi strutturali: non siamo disponibili a ripianare la perdita, ma come Città confermiamo lo stanziamento da 4 milioni di euro in ottica triennale".

Oggi il Consiglio di Indirizzo ha approvato anche il bilancio di previsione 2020 perché, come ha sottolineato la sindaca, “nonostante le difficoltà siamo in grado di garantire la continuità artistica: il teatro sta riaprendo e dobbiamo garantire la sua attività”.

E a provare a delineare il futuro, nell’incertezza del post Covid è il Sovrintendente Sebastian Schwartz. “E’ difficile prevedere – ha spiegato – quali possano essere i ricavi, specialmente se si pensa alla vendita dei biglietti: non sappiamo quanti posti potremo occupare in sala e sappiamo che il pubblico avrà una ridotta capacità di spesa, a causa delle difficoltà economiche”. “Nonostante questo vogliamo e dobbiamo essere ottimisti, se no non ha senso creare un programma: domani riprende l’attività concertistica. Il bilancio 2020 approvato prevede un piccolo utile da 2 mila euro.” ha concluso.

Cinzia Gatti

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