Il Nazionale

Cronaca | 18 giugno 2020, 18:47

Comitato Lungomare Canepa: petizione online per il progetto che “Punta in alto”

Silvia Giardella: "La petizione era prevista al termine del concorso ed è l’occasione per ricordare al sindaco che due anni fa ci ha promesso che avrebbe realizzato la galleria fonoassorbente"

Comitato Lungomare Canepa: petizione online per il progetto che “Punta in alto”

Lungomare Canepa Punta in alto”. Uno slogan, che è anche un gioco di parole, ma soprattutto espressione di una volontà collettiva. Quella di chi fa parte del Comitato Lungomare Canepa, che ha lanciato da poche ore la petizione (clicca QUI per firmare) per presentare al sindaco Bucci e al governatore Toti il progetto del nuovo waterfront di Ponente dell’architetto Fiorenza Punta, vincitrice del concorso lanciato a fine aprile scorso dal comitato stesso.

“La petizione era prevista al termine del concorso ed è l’occasione per ricordare al sindaco che due anni fa ci ha promesso che avrebbe realizzato la galleria fonoassorbente una volta che la strada sarebbe diventata di competenza comunale – spiega Silvia Giardella, presidente del Comitato -. Tra l’altro questo progetto non serve solo a tutelare la salute degli abitanti, ma anche a dare dignità alla zona e al centro storico di Sampierdarena, che potrebbe tornare a risplendere”.

Perché nasce dall’esigenza degli abitanti di proteggersi dall’inquinamento atmosferico e acustico, ma permette anche di rigenerare lo spazio e creare collegamenti cittadini “rammendando” quello che è già esistente. La galleria, infatti, pensata in legno lamellare e dall’andamento sinuoso - ricorda le architetture di Renzo Piano, ma anche di Zaha Hadid o il progetto del ponte sulla Senna di Rescubika - diventa un percorso fruibile a piedi e in bicicletta, che si snoda da Lungomare Canepa alla Lanterna e alla Fiumara, ma potenzialmente anche oltre, fino a prevedere un accesso alla zona portuale. E poi ancora spazi verdi, una serie di servizi e attività commerciali che attirino non solo chi vive a Genova, ma anche il turismo. Insomma, Lungomare Canepa come l’High Line Park a New York.

Tempi e costi per un progetto di rigenerazione urbana di questo tipo? “Si tratta di circa 20 milioni di euro e di due anni di lavoro al massimo – spiega Giardella – per un progetto snello, utile alla salute ed esteticamente bello, che non interromperebbe il traffico stradale, che non richiede di smantellare ciò che già esiste e che comporterebbe un risparmio”.

Risparmio di soldi e di tempo rispetto a quanto richiederebbe l’altro progetto, quello di Alessandro Pierandrei, presentato di recente da Emergencities, da Luca Pirondini (capogruppo dei Cinque Stelle in Comune) e dal presidente del Municipio II Centro Ovest Renato Falcidia, e supportato anche dal sottosegretario alle infrastrutture Roberto Traversi. Un progetto del valore di 80 milioni e realizzabile in circa cinque anni.

“Rispetto a questo ci sono fortissime perplessità dal punto di vista tecnico e autorizzativo per quanto riguarda il porto – spiega Fabio Valendino, responsabile documentale del Comitato Lungomare Canepa – e poi si andrebbero a costruire due gallerie, una ferroviaria e una stradale, sovrapposte e a una altezza considerevole. Un progetto molto imponente: non vorremmo che spostare l’ostacolo così in là significasse poi non fare niente”. Tanto più che bisogna considerare che “sono già stati spesi oltre 5 milioni e gli abitanti stanno sopportando i lavori, che non sono ancora finiti, da 4 anni”, conclude Valendino.

Invece il progetto “di Punta” potrebbe tutelare la salute dei cittadini senza gravare eccessivamente sull’amministrazione pubblica ed essere un continuum tra Lungomare Canepa, antico approdo al mare, e il centro.

 

 

 

Medea Garrone

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