Abbandonati in una campana di vetro, in uno scatolone, in uno scolo o in un campo.
Azioni indegne per l’essere “umano”, che però sembrano in recrudescenza proprio appena terminato il lockdown.
Soprattutto gattini e addirittura intere cucciolate abbandonate.
LE ASSOCIAZIONI SONO IN DIFFICOLTÀ
È l’urlo di dolore di associazioni e del Canile di Asti che in queste settimane hanno visto un aumento esponenziale di abbandoni, soprattutto di gattini piccolissimi che necessitano di essere allattati e spesso non ce la fanno, per essere stati strappati troppo presto alle loro mamme.
Sono una sessantina i gattini da allattare tra le varie associazioni che si trovano ormai al collasso per nutrirli e curarli.
“La soluzione – ci spiega una volontaria del canile - è la sterilizzazione, non ci stanchiamo di ripeterlo. Se vedete una gatta, magari capitata per caso nel vostro cortile, chiamateci, provvediamo noi alla sterilizzazione. È l’unico modo per evitare situazioni del genere e tenere la situazione sotto controllo”.
UNO SCATOLONE DI NOME VANESSA
Qualche giorno fa il vigili del fuoco hanno trovato 4 piccolini in un cassonetto del vetro. Solo due sono sopravvissuti. In un più “confortevole” prato di Castiglione, altri 4 gattini disperati da curare.
Nei pressi del canile una mano ignota ha lasciato uno scatolone con scritto “Vanessa”, una mamma con 4 piccoli più altri 4 più grandicelli. Mamma gatta era allo stremo senza più latte. Qualcuno aveva nutrito quella gattina, le aveva anche dato un nome, ma non ha avuto nessuno scrupolo ad abbandonarla.
AD ASTI MANCA IL GATTILE
Ad Asti non c’è purtroppo un gattile, ma diverse colonie feline dove, sempre le associazioni, provvedono alla sterilizzazione per contenere il numero.
“Aiutare 20 gatti che non diventano 30 o 40 è più semplice che non doversi trovare con centinaia di cuccioli da allattare. In questo momento ce ne sono tantissimi e siamo abbastanza al collasso. Alcuni comuni – spiega ancora una volontaria – come per esempio Rocca D’Arazzo o Rocchetta Tanaro, provvedono alle sterilizzazioni”.
PREVENZIONE ANCHE SANITARIA
La sterilizzazione è importante anche dal punto di vista sanitario, si prevengono infatti diverse malattie trasmissibili tra gatti (tipo la Felv, Fip, Fiv).
“Una persona colta e con una buona posizione, ci spiega ancora la volontaria, ha detto che la sterilizzazione non serve perché ‘la natura deve fare il suo corso’. Io trovo che sia un’affermazione terribile, quando ci troviamo ogni giorno con degli esserini indifesi, vittime dell’indifferenza e della cattiveria”.
SI POSSONO AIUTARE LE ASSOCIAZIONI
Per dare una mano alle associazioni si può consegnare il cibo direttamente nei negozi per animali o al canile di Quarto. Serve un po’ di tutto per i cuccioli, anche latte di capra e omogeneizzati, ma soprattutto serve la coscienza verso la sterilizzazione.
Da parte di tutti, anche delle istituzioni.
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