Il Nazionale

Cronaca | 01 maggio 2025, 09:02

Prunetto, cisterna di Gpl ribaltata: 24 ore di operazioni ad alto rischio

Sta per concludersi il lungo e complesso intervento iniziato nella mattinata di ieri in borgata Brondo. Sul posto numerose squadre di vigili del fuoco. A causare il sinistro due caprioli

Prunetto, cisterna di Gpl ribaltata: 24 ore di operazioni ad alto rischio

Sono tuttora in corso le operazioni di messa in sicurezza e recupero del camion cisterna carico di Gpl che, ieri mattina, si è ribaltato nella borgata Brondo di Prunetto, al confine con Mombarcaro, lungo una stretta strada interpoderale.

Un’operazione delicatissima, iniziata ormai 24 ore fa e resa ancora più complessa proprio dalla località in cui è avvenuto, raggiungibile da una parte attraverso un ponte che ha un limite di carico e che pertanto non potrebbe reggere il peso dell'autogru che dovrà, una volta terminate le oeprazioni, recuperare il mezzo, dall'altro attraverso una stradina che non ha consentito al mezzo NBCR di raggiungere il luogo dell'incidente. 

Le squadre specializzate hanno quindi dovuto fare numerosi viaggi su mezzi più piccoli, trasportando il materiale necessario per l'intervento.

Ieri sera, come hanno spiegato dalla Polizia Locale dell'Unione Montana Alta Langa, sono state fatte le valutazioni e le prove che consentiranno all'autogru di raggiungere la località. 

Ma cosa è successo nella mattinata di ieri? 

Come spiegato dal conducente, fortunatamente illeso, ai soccorritori intervenuti, l’incidente sarebbe stato provocato dall’improvviso attraversamento di due caprioli. 

La cisterna, semipiena, è scivolata per circa 70 metri a valle, adagiandosi su un fianco. Il recupero del gas è diventata la priorità assoluta.  Il travaso è terminato questa mattina, dopo oltre 15 ore di lavoro da parte dei vigili della squadra travasi arrivata da Torino. 

Ora sono in corso le operazioni di bonifica cui seguirà, verso la fine della mattinata, il recupero del mezzo. 

Il rischio di un intervento di questo tipo è elevatissimo: il surriscaldamento del GPL in cisterna può provocare infatti un’esplosione devastante. 

Per questo motivo, già ieri mattina, è stato attivato un ampio cordone di sicurezza con "zona rossa", mentre sul posto hanno lavorato squadre specializzate NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) provenienti da Cuneo, Alba, Mondovì e Ceva, con rinforzi giunti da Milano e l’unità travasi da Torino, ed è intervenuta anche la Polizia Locale dell'Unione Montana Alta Langa.

Barbara Simonelli

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