Il Nazionale

Cronaca | 24 maggio 2020, 14:00

In attesa dell’ondata di nuovi poveri, Tavola valdese e Diocesi potenziano il Centro ecumenico di ascolto di Pinerolo

La sede di via del Pino è un riferimento per sostenere chi si trova in difficoltà per la crisi economica. Ad oggi sono 300 le famiglie assistite

In attesa dell’ondata di nuovi poveri, Tavola valdese e Diocesi potenziano il Centro ecumenico di ascolto di Pinerolo

In previsione di un’ondata di nuovi poveri a causa della crisi economica che nasce dall’emergenza sanitaria, Tavola valdese e Diocesi di Pinerolo rafforzano l’attività del Centro ecumenico di ascolto con sede a Pinerolo in via del Pino e che da 28 anni aiuta le famiglie in difficoltà.

«L’iniziativa sarà possibile grazie a una parte degli 8 milioni di euro dell’8 per mille che la Tavola valdese ha destinato all’emergenza Covid-19 e al contributo equivalente della Diocesi di Pinerolo» annuncia Gianni Genre, pastore della chiesa valdese di Pinerolo. I primi 50.000 euro per potenziare le attività di assistenza ai poveri sono arrivati infatti dalla Tavola valdese, «Informato dell’iniziativa il vescovo, nel giro di 24 ore, anche la Diocesi ha stanziato la stessa cifra per il Centro ecumenico» racconta Genre.

Il nuovo progetto è stato affidato a Silvia Borgiattino, insegnante di inglese, che ha dimestichezza con il tema degli aiuti umanitari. Volontaria di Time4life International, fondazione che si occupa di bambini che vivono in condizione di povertà sociale ed economica, nel 2016 è stato capo missione di un intervento umanitario a Kilis: campo profughi turco per rifugiati siriani. «Assieme Mario Bert e Angelo Corio, presidente e volontario del Centro ecumenico di ascolto, stiamo definendo la gestione dei fondi – spiega Borgiattino –. Per ora pensiamo di riservarli all’assistenza di famiglie che vivono a Pinerolo ma nulla ci vieta, se ci saranno le possibilità, di interfacciarci con le reti di solidarietà che già lavorano nelle valli».

L’aspettativa è che aumentino in maniera esponenziale le persone in difficoltà economica. «Hanno iniziato chiedere aiuto alla nostra chiesa persone nuove che prima dell’emergenza Coronavirus lavoravano e che quindi non avevano bisogno del nostro sostegno» conferma Genre. Già prima dell’epidemia il Centro ecumenico di ascolto assisteva circa trecento nuclei famigliari, offrendo la possibilità di rifornirsi di beni di prima necessità all’emporio solidale di via del Pino e fornendo sostegno economico per il pagamento di affitti e utenze. «In passato il numero di richieste di aiuto era ancora più alto ma era sceso a 300 grazie al reddito di cittadinanza – spiega Borgiattino –  Adesso ci aspetta un salto nel buio».

Tuttavia per ora le richieste di assistenza non sono aumentate notevolmente. «Non siamo ancora stati presi d’assalto, probabilmente perché molte persone stanno usando i buoni spesa distribuiti dal Comune» osserva Mario Bert, presidente del Centro ecumenico d’ascolto. Le modalità per accedere al servizio saranno le stesse adottate finora dal Centro: bisognerà chiamare il numero 0121 373330 e dopo un primo colloquio telefonico verrà organizzato un incontro per verificare le reali esigenze.

Elisa Rollino

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