Il Nazionale

Cronaca | 24 maggio 2020, 07:02

I quartieri della movida superano l'esame col drink in mano, ma la folla è tutta lungo Po [FOTO]

Situazione sotto controllo a Vanchiglia, San Salvario e Quadrilatero, dove gli avventori hanno consumato mantenendo le distanze e senza assembramenti accanto ai locali. Più critica piazza Vittorio e dintorni

I quartieri della movida superano l'esame col drink in mano, ma la folla è tutta lungo Po [FOTO]

“Si potrà fare un aperitivo con gli amici, ma non è tempo di movida”: era stato chiaro, pochi giorni fa, il presidente della Regione Alberto Cirio. Così, dopo l'ordinanza firmata venerdì, nel primo giorno di riapertura ufficiale di bar a ristoranti Torino era attesa al varco del rispetto delle norme anti-assembramento. 

La situazione più critica, come già visto nell'assaggio della serata di venerdì, è sicuramente quella del cuore della città: mentre piazza Vittorio Veneto, grazie alla sua ampiezza e al conseguente allargamento dello spazio consentito per i dehors, riesce suo malgrado a restare discretamente ordinata (mascherina più, mascherina meno), la gestione delle vie limitrofe e dei Lungo Po è decisamente più critica, con diverse decine di persone posizionate sui marciapiedi fuori dai locali e una coda molto lunga di auto a caccia di un parcheggio.

Prova superata, invece, per un'altra zona considerata “a rischio” come il Quadrilatero, condizione parzialmente favorita dalla mancata riapertura di alcuni bar: in largo IV Marzo, via Sant'Agostino e piazza Emanuele Filiberto è tutto sotto controllo, con dehors affollati ma nessuna assembramento.

Sotto controllo anche Vanchiglia e Borgo Rossini, dove i timori della vigilia sono dissipati dalla responsabilità dei cittadini e dai presidi di controllo chiesti durante le riunioni in Prefettura: in piazza Santa Giulia qualche gruppetto di ragazzi seduti a terra non manca ma tutto fila discretamente liscio sotto gli occhi attenti del presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, presente sul posto, e di tre pattuglie delle forze dell'ordine pronte a intervenire in caso di necessità.

Nessuna criticità anche a San Salvario, che ieri sera, fin dalle ore 19, quando lo stesso assessore al commercio Albero Sacco è sceso in strada per un sopralluogo, ha ritrovato l'atmosfera consueta di socialità e condivisione. Sotto un cielo rosato, che invitava a volgere il naso all'insù tra un sorso al drink e l'altro, largo Saluzzo ha accolto i primi clienti per l'aperitivo con diligenza e nel totale rispetto delle regole, occupando i tavolini distanziati senza il rischio del riversamento in piazza, ai piedi della chiesa.

Pittoresca, con il passare delle ore, l'animosità delle strade limitrofe, da via Baretti a via Galliari, vivacizzate dal "ritorno" alla febbre del sabato sera di diversi personaggi-simbolo del quartiere, tra cui il rapper Willie Peyote al Gørilla. 

Più vuoti, in generale, i ristoranti e le pizzerie, ancora forti del sistema ormai consolidato di delivery e take away. Collaborativi e pazienti i gestori e i lavoratori dei locali, attenti a monitorare le entrate e le uscite, e, soprattutto, l'occupazione dei dehors. Rispettato l'utilizzo della mascherina in tutte le situazioni esterne al consumo stesso di cibi e bevande. 

Prova superata, quindi, per il giovane popolo notturno di Torno, che ha saputo unire il rispetto delle regole all'amore per lo stare insieme.

Marco Berton e Manuela Marascio

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