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Sport | 06 aprile 2020, 12:03

“La nostra preoccupazione è quella di tutelare i redditi più bassi”; parola di Assocalciatori

“Quando ci saranno le condizioni di massima sicurezza per tutti, non solo per gli atleti, ma anche per chi lavora attorno ad una squadra di calcio, si potrà pensare a riprogrammare l’attività”

“La nostra preoccupazione è quella di tutelare i redditi più bassi”; parola di Assocalciatori

Il tema rimane quello se poter chiudere o meno i campionati, e non lo determiniamo noi calciatori o le istituzioni calcistiche, ma è a valle di un processo decisionale da parte della comunità scientifica e di chi determina la sicurezza sulla salute nel nostro paese. Noi saremmo ben felici di poter tornare in campo, anche in estate naturalmente” ha dichiarato a Rainews24 il presidente del sindacato dei calciatori Damiano Dommasi.

Che sulla questione stipendi ha poi aggiunto che “non è un tema da discutere in consiglio federale ma con le varie Leghe. Con la Lega Pro abbiamo fatto passi avanti, con la Lega di A al momento abbiamo soltanto discusso dello spostamento di alcuni termini fissati in Accordo Collettivo. Ci saranno tempi e modi per trovare delle intese, i calciatori sicuramente faranno la loro parte.

"La nostra preoccupazione è quella di tutelare i redditi più bassi, non solo quelli dei calciatori di Lega Pro, campionato dove il 70% di loro guadagna meno di 50mila euro lordi annui, ma anche dei dilettanti e del calcio femminile. Dobbiamo capire se le risorse che si riescono a risparmiare nel sistema possano servire da copertura per gli stipendi minori. Sono tantissimi ragazzi che oggi non hanno una prospettiva davanti perché non sanno quando e se si tornerà a giocare: il rischio di chiudere anticipatamente è alto e per molti che vivono di calcio è un problema”. 

“La salute prima di tutto - ha concluso Tommasi -. Non dobbiamo fare ragionamenti lontani dalla realtà. Quando ci saranno le condizioni di massima sicurezza per tutti, non solo per gli atleti, ma anche per chi lavora attorno ad una squadra di calcio, si potrà pensare a riprogrammare l’attività”.

W.A.

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