Il Nazionale

Sport | 27 marzo 2020, 23:54

LA LEGGE DEL GOL BATTE QUELLA DEL VIRUS: GRAZIE AI RAGAZZI (video)

In un formidabile video i baby biancorossi dell'Accademia Varese palleggiano e vanno in gol anche da casa, passandosi virtualmente il pallone come un'unica squadra che unisce tutti e lancia un messaggio bellissimo: «Ciao compagni, ciao mister. C'è molto più del virus»

LA LEGGE DEL GOL BATTE QUELLA DEL VIRUS: GRAZIE AI RAGAZZI (video)

"This means more Covid-19": il messaggio al virus, "c'è molto di più di te", arriva nel modo più stupefacente e coinvolgente e cioè dal centinaio di baby biancorossi dell'Accademia Varese.
Il pallone e la vita si fermano ma il cuore e la passione dei bambini no: in uno dei messaggi più forti e belli di queste settimane, perché parte dalla purezza di un centinaio di bimbi e ragazzini di Varese, c'è tutta l'attesa e la speranza di chi si prepara per tornare a fare quello che ha sempre sognato, e cioè stare assieme ai compagni, giocare a calcio e gioire per un gol. Non c'è fretta, però, nei messaggi radunati in questo magnifico video che i giovanissimi dell'Accademia Varese lanciano a tutte le squadre (le famiglie) sul campo e fuori, in questo momento separate ma idealmente unite, mentre continuano ad allenarsi dal balcone, dalla veranda, dalla sala, dalla camera, dal corridoio, servendo idealmente l'assist al resto della squadra: una squadra fatta da tutti noi.

Le immagini delle partite, ma anche delle uscite insieme, dei gol, del ritrovo in spogliatoio, degli allenamenti, delle feste di compleanno, delle pizzate, delle biciclettate e delle gite al Sacro Monte vengono intervallate dai messaggi inviati dal "campo" di casa dei baby biancorossi: oggi si palleggia sul muro o in mezzo alle sedie - "Insieme vinciamo anche questa importantissima partita", dice un frugoletto alto così dal soggiorno, mentre palleggia - e le parole hanno un sottofondo di speranza che batte qualunque paura ("Ciao mister, ciao tutti, speriamo di rivederci presto") perché a un bambino basta dare un pallone, ovunque si trovi, per essere felice.
 
"Ciao ragazzi, ci vediamo molto presto" aggiunge un mister ai suoi piccoletti. E un altro: "In un periodo strano come questo bisogna rimanere con il cervello collegato". O ancora: "Ci vediamo presto, sempre più uniti".

"Vi voglio rivedere presto, mi mancate tanto. Il mio numero è il 13 per tutta la vita (e un bimbo indica il tredici stampato sulla maglia)", "Forza Varese", "Forza Accademia, andrà tutto bene". "Ciao compagni, ciao mister: mi mancate ma andrà tutto bene". "Mi mancate tutti, ciao mister". "Torneremo presto sui campi". "Ciao amici, ciao mister: speriamo di ritrovarci presto". "Sempre forza Varese". "Ciao a tutti, mi manca tantissimo allenarmi e fare le partite con voi: speriamo che finisca tutto presto e forza Accademia Varese".

Sono tanti pezzi di un puzzle che non possono ancora ricomporsi dal vivo ma idealmente lo fanno già, messi uno accanto all'altro in queste immagini in cui idealmente tutti si lanciano il pallone, aspettando che il compagno o il mister od ognuno di noi lo riceva, prima di segnare il gol più bello: tornare al campo, in pista, al lavoro, in famiglia, dagli amici, alla vita. Nel frattempo, il gruppo resta più unito che mai anche così. In quest'attesa che esalta, commuove e ci fa sentire parte di un'unica squadra.


Andrea Confalonieri

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