"Siamo una squadra, forza Daniele!": con questo messaggio social, la Juventus ha voluto dimostrare la sua solidarietà al difensore, primo calciatore della serie A risultato positivo al coronavirus.
Rugani ha fatto sapere di stare bene, tranquillizzando parenti, amici e tifosi sulle sue condizioni di salute, ma adesso è in isolamento, come tutti i suoi compagni e lo staff, che attendono a loro volta di fare il tampone, per sapere se ci sono altri casi all'interno della squadra. Sono ben 121 le persone della Juve in isolamento volontario domiciliare, tra giocatori, staff, dipendenti e dirigenti, compreso il presidente Andrea Agnelli, che via social ha invitato tutti a restare a casa, lanciando anche una raccolta fondi a favore degli ospedali piemontesi.
Tornando al caso Rugani, tra i tanti messaggi indirizzati al giocatore, uno di quelli dal contenuto più forte è stato quello postato da Miralem Pjanic su Instagram: "Doveva arrivare e doveva essere forte e rumorosa per capire che stavamo sbagliando".
"Non commettiamo tutti gli stessi errori, ascoltate chi sta vivendo questa emergenza. Non sottovalutatela. Alla fine c'è sempre luce dopo la notte, ma bisogna volerlo", ha detto, con riferimento a tutti coloro che fino a ieri hanno sottovalutato l'allerta coronavirus, all'interno del gruppo bianconero ma anche tra i tanti giovani italiani e non solo.
Chi pare non aver ancora capito l'antifona e la gravità della situazione è la Uefa, che brilla per indecisionismo al pari del calcio italiano, con il Consiglio Federale che si è aggiornato al prossimo 23 marzo per decidere sul da farsi. Ieri sera a Liverpool porte aperte e scene a dir poco incomprensibili, vista l'emergenza covid-19 in atto anche in Inghilterra e in Spagna. Eppure sul destino delle coppe tutto è stato rinviato al prossimo 17 marzo.
Unica certezza, vista la quarantena forzata cui è stata sottoposta la Juve, è il rinvio della gara di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Lione della prossima settimana. Chissà se, quando e dove si disputerà questa partita, mentre i casi di giocatori positivi al coronavirus iniziano a diffondersi un pò in tutta Europa.
Intanto, la diffusione del virus in Italia ha convinto Cristiano Ronaldo a restare (per adesso) in Portogallo, accanto alla madre che era stata male la settimana scorsa, rinviando il suo ritorno a Torino.
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