Potrebbe essere arrivato dal Comitato di Trento il chiarimento atteso da parte del mondo dilettantistico in merito all'obbligatorietà della presenza del medico sociale, anche nel corso degli allenamenti, per ottemperare al decreto del governo mirato al contrasto del Covid-19.
L'organismo calcistico trentino ha infatti confermato la necessaria presenza del rappresentante sanitario dove previsto per regolamento federale (dall'Eccellenza a salire), mentre dalla Promozione alla Terza Categoria è considerato sufficiente il rispetto delle norme sanitarie.
Ecco la nota:
"In particolare dall’art. 1 comma 1 lettera c) nella parte in cui impone alle associazioni ed alle Società sportive di effettuare, prima delle gare e degli allenamenti, tramite “proprio personale medico”, “controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID19” -, anche a seguito di detto Comunicato e della precedente richiesta di chiarimenti inoltrata dal Consiglio Direttivo del C.P.A. di Trento, il Presidente Maurizio FUGATTI della P.A.T. ha interagito con lo Stato e ha definito delle linee guida che rimuovono alcuni dubbi in merito all’applicazione del DPCM dd 04/03/2020. Le citate linee guida vengono riportate in allegato al presente Comunicato Ufficiale.
Nella sostanza, a chiarimento del comma 1 lettera c) dell’art. 1 del sopra citato Decreto, è stato specificato che l’obbligo dei controlli tramite il personale medico vale solamente per le Società che federalmente hanno l’obbligo del medico.
Per le altre Società è necessario e sufficiente fare applicare scrupolosamente le prescrizioni “misure igienico sanitarie” contenute nell’allegato del più volte citato decreto; in primis accertarsi che tutte le persone coinvolte non presentino alcun sintomo di malattia, in particolare, febbre, tosse o congiuntivite"
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