La Ferrari davanti ai suoi tifosi ad Imola riscatta in parte alla domenica un weekend che, soprattutto il sabato, ha detto che la rossa è davvero in grossissima difficoltà.
Dopo la sesta fila, peggior risultato di sempre in qualifica al Santerno, e le tribune colorate di rosso piene di gente che a fine Q2 già sfollava, la gara era iniziata con tante speranze ma poche aspettative. E invece Leclerc azzecca subito la prima sosta piazzandosi davanti a Russell, partito terzo.
Ma la gara ha mescolato parecchio le carte, tra la Virtual Safety Car per il ritiro di Ocon e la Safety per il ritiro del padrone di casa Kimi Antonelli, tra alti e bassi e situazioni a favore e sfavore, le rosse si ritrovano alla fine con Leclerc quarto e Hamilton sesto: in mezzo a loro la Williams di Albon.
Arriveranno cosi, ma coi piloti Ferrari invertiti: Hamilton nell'ultima parte aveva gomma più fresca, mentre Leclerc dopo un corpo a corpo con il pilota Williams finisce per cedere la posizione e poi arrivargli comunque dietro.
La rossa paga un sabato disastroso: partendo più avanti, magari si poteva tentare un assalto al podio. Saldamente nelle mani del vincitore Verstappen, che compie una prodezza al tamburello al via e di fatto si conquista lì il successo, e le McLaren con Norris che nel finale ha un moto d'orgoglio superando il compagno Piastri che resta leader del mondiale e forse non forza la mano in uno scontro interno, ragionando da calcolatore in ottica classifica iridata.
Prossima fermata: Monaco, casa di Leclerc. E vista la Ferrari in queste condizioni, ripensando a un anno fa, meno male che Charles ha sfatato la sua maledizione di casa quando la macchina glielo ha consentito.
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