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Sport | 18 maggio 2025, 17:01

F1. A Imola non basta il cuore di Leclerc: il monegasco chiude sesto in mezzo al disastro Ferrari

Vince Verstappen davanti alla McLaren. Hamilton è quarto, ma la rossa paga in una giornata imprevedibile il sabato disastroso in qualifica

F1. A Imola non basta il cuore di Leclerc: il monegasco chiude sesto in mezzo al disastro Ferrari

La Ferrari davanti ai suoi tifosi ad Imola riscatta in parte alla domenica un weekend che, soprattutto il sabato, ha detto che la rossa è davvero in grossissima difficoltà.

Dopo la sesta fila, peggior risultato di sempre in qualifica al Santerno, e le tribune colorate di rosso piene di gente che a fine Q2 già sfollava, la gara era iniziata con tante speranze ma poche aspettative. E invece Leclerc azzecca subito la prima sosta piazzandosi davanti a Russell, partito terzo.

Ma la gara ha mescolato parecchio le carte, tra la Virtual Safety Car per il ritiro di Ocon e la Safety per il ritiro del padrone di casa Kimi Antonelli, tra alti e bassi e situazioni a favore e sfavore, le rosse si ritrovano alla fine con Leclerc quarto e Hamilton sesto: in mezzo a loro la Williams di Albon.

Arriveranno cosi, ma coi piloti Ferrari invertiti: Hamilton nell'ultima parte aveva gomma più fresca, mentre Leclerc dopo un corpo a corpo con il pilota Williams finisce per cedere la posizione e poi arrivargli comunque dietro.

La rossa paga un sabato disastroso: partendo più avanti, magari si poteva tentare un assalto al podio. Saldamente nelle mani del vincitore Verstappen, che compie una prodezza al tamburello al via e di fatto si conquista lì il successo, e le McLaren con Norris che nel finale ha un moto d'orgoglio superando il compagno Piastri che resta leader del mondiale e forse non forza la mano in uno scontro interno, ragionando da calcolatore in ottica classifica iridata.

Prossima fermata: Monaco, casa di Leclerc. E vista la Ferrari in queste condizioni, ripensando a un anno fa, meno male che Charles ha sfatato la sua maledizione di casa quando la macchina glielo ha consentito.

Federico Bruzzese

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