É arrivata questa mattina la sentenza d'appello nell'ambito dell'inchiesta denominata "Trash", relativa a presunte irregolarità sull'assegnazione dell'appalto per la gestione dei rifiuti a Pietra Ligure. La Corte d'Appello di Genova ha ribaltato completamente quanto stabilito dal Tribunale di Savona in primo grado: gli imputati sono stati tutti assolti poichè il fatto non sussiste.
L'operazione era partita nel 2014 da un'indagine da parte dei Carabinieri. Le accuse erano di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione nel processo di gara.
In primo grado, il collegio del Tribunale di Savona aveva condannato cinque persone: 4 anni e 10 mesi di reclusione a Fabio Basso che doveva rispondere anche per truffa ai danni dello Stato e peculato d'uso, responsabile allora del settore servizi tecnici specializzati del Comune di Pietra; 3 anni di reclusione a Roberto Balbis e 2 anni e 8 mesi a Mario Cena, entrambi funzionari Ata; 8 mesi con la sospensione condizionale della pena per Vincenzo Trevisano, l’allora segretario comunale pietrese, e Andrea Nencioni, geologo e dipendente. Gli ultimi due erano inoltre stati assolti poiché il fatto non sussisteva per alcuni dei capi che gli venivano contestati.
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