I capigruppo dell'opposizione in Consiglio regionale Armando Sanna (Pd), Selena Candia (Avs), Gianni Pastorino (Lista Orlando), Stefano Giordano (M5S) e il vicepresidente della commissione Sanità Enrico Ioculano hanno consegnato oggi pomeriggio al presidente della Regione Liguria Marco Bucci la loro controriforma sanitaria. Il presidente della Regione li ha accolti nel suo studio alla presenza anche del direttore generale del dipartimento della Sanità della Regione Paolo Bordon.
"Dall'incontro è emersa la distanza che c'è tra il campo progressista e il centrodestra rispetto ai principi cardine e sugli asset della sanità regionale - sottolinea Ioculano -. Ora ognuno porterà avanti il suo lavoro, noi continuiamo a studiare come abbiamo fatto sin ad oggi e cercheremo di portare quelle che sono le nostre valutazioni all'interno della discussione in commissione".
"È stato riconosciuto dallo stesso Bordon - aggiunge Candia - quello che noi dicevamo che manca, un'analisi epidemiologica e dei bisogni di salute, di sanità delle persone e del personale sociosanitario in Liguria non esiste. Ci sembra assurdo fare una riforma della sanità senza elementi concreti da cui partire".
Da dicembre le opposizioni avvieranno una serie di incontri in tutte le province liguri (1/12 alla Spezia, 2/12 a Savona 3/12 a Sanremo, 4/12 a Chiavari e 5/12 a Genova), spiega il capogruppo del Pd Sanna. "Saremo sui territori e toccheremo tutte le 5 Asl, proprio per parlare e fare quel lavoro che non è stato fatto dalla Giunta Bucci - motiva Sanna -. Come parlare con i sindaci che oggi nella riunione dell'Anci hanno fortemente criticato la riforma".
"È difficile iniziare un vero processo di trattativa tra chi governa e l'opposizione in appena tre settimane, perché una delle questioni è la tempistica, qui si riforma un servizio sanitario fermo da 31 anni in soli tre mesi, dichiara Pastorino.
"Mi sembra - conclude Giordano - che da parte del presidente e di chi ha scritto per lui la riforma sanitaria non ci siano gli elementi di democrazia, partecipazione e confronto, sembra veramente che la sanità stia fallendo il 31 dicembre se non si fa la riforma".













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