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Politica | 08 novembre 2025, 07:21

Pesca a strascico, tre barche della provincia di Imperia verso la demolizione: Legacoop “Amarezza e delusione tra i pescatori”

Negli ultimi giorni si è parlato molto dei problemi che stanno attraversando gli operatori del settore, in particolare per il cosiddetto 'fermo pesca'

Pesca a strascico, tre barche della provincia di Imperia verso la demolizione: Legacoop “Amarezza e delusione tra i pescatori”

L’Unione Europea continua la sua battaglia per ridurre la flotta da pesca a strascico, giudicata troppo numerosa, e così arrivano i contributi per chi decide di fermarsi per sempre. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha infatti approvato la graduatoria relativa al Mar Ligure e al Tirreno settentrionale per il programma FEAMPA 2021/2027, che prevede aiuti economici a chi demolisce la propria imbarcazione.

Tra le ventitré barche ammesse ai contributi figurano tre pescherecci della provincia di Imperia, che potrebbero dire addio al mare dopo anni di attività. Si tratta dell’Atlantide, di Luigi Pinga, con base a Imperia, della Galliano Mirko II di Giuseppe Corsaro e Rosanna Volpe, e della Patrizia, di Alfonso Gerlando e Patrizia Sacchetti, entrambe di Sanremo. Per loro, come per molti altri pescatori del Ponente, il contributo economico sarà solo una magra consolazione per la perdita di una parte importante della propria vita.

Amarezza e delusione: questo è il sentimento mio e di tutti i pescatori – racconta Lara Servetti di Legacoop Liguria – che credo proprio non abbiano appreso con felicità che ormai non gli resta che demolire le barche che spesso portano il nome dei loro familiari e che prima di tutto rappresentano la storia della loro vita e della loro famiglia”. Il decreto, firmato dal direttore generale Francesco Saverio Abate, mette a disposizione oltre 4,6 milioni di euro complessivi per le imbarcazioni della GSA 9 (Mar Ligure e Tirreno settentrionale). Una misura pensata per favorire il riequilibrio delle risorse ittiche, ma che per molti si traduce nella fine di una tradizione lunga generazioni.

Negli ultimi giorni si è parlato molto dei problemi che stanno attraversando gli operatori del settore, in particolare per il cosiddetto 'fermo pesca'. Per la pesca a strascico, infatti, è stato introdotto un fermo continuativo di 60 giorni su scala regionale, senza precedenti in Italia, che impone alle imbarcazioni di sospendere l’attività fino al 30 novembre. Le associazioni di categoria liguri – tra cui Coldiretti Pesca Liguria, FedAgriPesca Liguria e Legacoop Liguria – hanno richiesto un piano regionale per il 2026, un tavolo tecnico permanente e un sistema di gestione più stabile. Alcuni giorni fa il vicepresidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, ha chiesto misure urgenti e la convocazione straordinaria della Commissione Politiche Agricole: "Il comparto è in grave difficoltà", ha dichiarato. 

Anche il Comune di Sanremo ha espresso totale vicinanza ai pescatori locali dopo il prolungamento del fermo di un ulteriore mese: "Il prolungamento del fermo pesca mette in crisi famiglie e filiera" ha detto il sindaco Alessandro Mager, sottolineando come la misura colpisca non solo la pesca ma tutto l’indotto turistico e commerciale legato al mare. Da evidenziare che la pesca a strascico rappresenta oltre il 70% del pescato regionale e costituisce la spina dorsale dell’economia ittica ligure, ragione per cui Coldiretti Liguria insiste sull’immediata apertura di un tavolo tecnico per mediare tra sostenibilità e reddito degli operatori. 

Carlo Alessi

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