Il Mercato annonario di Sanremo sta arrivando vicino a un ultimatum: è fresca infatti la notizia (anticipata stamani da La Stampa) di una nuova riunione tenutasi tra le associazioni di categoria, nel corso di cui è emerso ulteriormente il malcontento degli operatori per la mancanza di risposte. Neanche il consiglio comunale che si è tenuto lunedì 3 novembre ha dato risposte in tal senso: sebbene tra gli ordini del giorno ce ne fosse uno dedicato proprio al mercato sanremese, un aspetto su cui non ci si è soffermati è stato quello della scadenza delle concessioni, cosa che ha ulteriormente alimentato il malcontento tra gli operatori, al punto che in una riunione insieme alle associazioni di categoria è stato deciso di organizzare un presidio sotto Palazzo Bellevue per lunedì 10 novembre (o comunque i primi giorni della settimana) qualora non dovessero giungere risposte concrete.
Risposte che mancano da oltre due settimane: "Noi abbiamo inviato una lettera al Comune lo scorso 20 ottobre - spiega Sergio Scibilia di Confesercenti - se non dovesse arrivare una risposta lunedì ci sarà questa iniziativa. Al momento, venerdì mattina, non abbiamo ancora niente in meno, ma ci è stato detto che dovrebbe arrivare una comunicazione a breve. La preoccupazione è che mancano una cinquantina di giorni alla fine dell'anno e alla scadenza delle concessioni e ancora oggi non abbiano nulla. Anche nelle discussioni politiche non si è affrontato il tema corretto: si parla tanto di rilancio, ma se non ci sono le concessioni cosa si fa? Speriamo che questa mobilitazione porti a qualcosa, anche solo per capire dove si andrà a finire. Capisco le difficoltà, ma deve essere il Comune a rispondere".
Un'altra critica mossa è stata appunto quella dell'assise comunale dello scorso 3 ottobre: uno degli ordini del giorno è stato quello presentato da Fratelli d'Italia, e successivamente ne è stato presentato uno affine dai capigruppo di maggioranza, in merito al futuro della struttura; non a caso tra il pubblico erano presenti alcuni operatori interessati, che però hanno lamentato una mancanza di focalizzazione sul tema delle concessioni. Si è parlato molto del futuro, del rilancio del Mercato, ma non del capitolo che più preme loro, ovvero quello appunto delle concessioni: "La riunione di ieri è scaturita dal continuo aspettare senza risposte - incalza Domenico Alessi - Noi avevamo mandato una lettera pec chiedendo di sapere qualcosa, ma non abbiamo ancora ricevuto nulla. E senza una risposta difficilmente stiamo tranquilli, perché poi il tempo passa e si rischia che le cose si vadano a perdere. Viviamo in grande incertezza. E' dal 2020 che le concessioni vanno avanti a proroghe, ma siamo arrivati a un punto in cui questo non sarà più possibile. Noi crediamo nelle parole del sindaco e dell'aministrazione nell'ultima riunione, ma avere qualcosa di scritto è meglio, perché ci va anche a tutelare".
"Questa riunione era stata convocata per mantenere l'impegno preso alla fine dell'ultima - afferma Barbara Biale di Confartigianato - e avevamo chiesto al Comune come intendesse muoversi, ma non abbiamo ricevuto ancora risposta. Per questo motivo nel corso della riunione gli operatori si sono anche allarmati, decidendo che, in caso dovessero mancare le risposte si andrà direttamente in Comune a chiedere chiarimenti. Può essere che prima di lunedì la risposta arrivi, ma in caso ci si ritroverà lì per sollevare il problema: siamo a novembre inoltrato e chi lavora nel Mercato Annonario vive nell'incertezza. Non si sa se verranno fatti i bandi, ci saranno proroghe o se sempllicemente dovranno chiudere: stiamo pur sempre parlando di imprenditori, hanno bisogno di avere certezze. Senza dimenticare il nodo della zona esterna: la chiusura del Mercato porterebbe anche enormi danni alle attività del circondario, bisogna fare qualcosa. Anche alla luce del fatto che nel consiglio comunale non siano arrivate risposte, A questo punto le persone vogliono anche sapere e per farlo alla fine vanno a chiedere di persona. Spero che arrivino chiarimenti al più presto













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