Corsa ai ripari iniziata presto, quest’anno, in casa Openjobmetis. Il nuovo acquisto Ike Iroegbu è stato presentato ufficialmente alla stampa stamattina, al suo terzo giorno sotto il Sacro Monte.
Nella conferenza di presentazione, accanto a lui Maks Horowitz, che ha confermato che con l’arrivo di Ike si passa definitivamente al 6+6: «L’abbiamo deciso prima della partita di Reggio Emilia. La decisone è arrivata perché la lega è competitiva e il nostro obiettivo è di essere competitivi».
«In questo momento vediamo come va la squadra con Ike e con Renfro al 100% della condizione - ha aggiunto il general manager, a proposito di ulteriori ed eventuali correttivi - Stiamo cercando sul mercato, con meno pressioni, per veder se ci sono giocatori con talento e skill-set che vogliamo, ma prima vediamo la squadra tutta insieme. Per il momento abbiano sei stranieri, e Moody è parte di questi».
Horowitz ha poi introdotto Ike Iroegbu: «Ike ha giocato a un livello altissimo in Spagna, quest’anno per un mese in Eurolega, e ha esperienza anche con la nazionale nigeriana. Ci porta qualcosa di diverso dai giocatori che abbiamo già: può entrar nel pitturato e può giocare difesa aggressivamente. Per questo è qui».
Iroegbu: «Evitare la retrocessione primo obiettivo. Sono pronto a questo»
Il playmaker sarà già a disposizione di coah Kastritis per il match di domenica contro la Umana Reyer Venezia (leggi QUI), forte anche di una condizione fisica adeguata, avendo giocato meno di un mese fa l’ultima partita con la maglia di Valencia.
«È la mia seconda esperienza in Italia, ho già giocato a Treviso, ma anche in Germania, in Spagna e l’ultimo mese in Eurolega, è stata una cosa molto importante per me e per la mia carriera. Ho accettato di venire qui perché lo stile di gioco che propone la squadra è confacente alle mie caratteristiche. Dobbiamo migliorare come squadra, penso che abbiamo un gruppo di giocatori per ambire a questo».
Dall’Eurolega alla lotta salvezza? Nessuno problema per Ike: «So che nel sistema di gioco europeo evitare la retrocessione è il primo obiettivo che una squadra ha, e quindi sono pronto a questo. Ho già ho avuto esperienza in campionati in cui ci è stato spiegato questo».
Sull’opportunità che gli si è presentata di venire a Varese: «Ho cambiato agente in estate, quando ormai molte posizioni in Eurolega erano già coperte. Ho trovato una soluzione con Valencia, ma era già previsto che fosse di un mese a causa di infortuni che avevano. Siamo stati contenti di trovare la richiesta di Varese. Non ho avuto bisogno di chiamare qualcuno per avere conferme sulla bontà dell’offerta di Varese e sulla storia della società. Ho parlato tanto con coach e dirigenti, non cera molto tempo per scegliere».
Su cosa gli ha chiesto il coach: «Di essere me stesso, non vuole snaturare il mio gioco. In carriera ho giocato da playmaker e da guardia, non ho nessun problema a dover giostrare tra queste due posizioni e trovare quel che mi è richiesto. Non sono assolutamente preoccupato per il mio utilizzo tattico e tecnico. Mi ha spiegato come vogliamo tenere alta la pressione che serve a mettere in difficoltà gli avversari, a partire da quando loro prendono il rimbalzo difensivo».
Parquet di Masnago che ha già calcato due stagioni fa in maglia Treviso: «Mi ricordo bene la partita. Sapevamo che Varese giocava una pallacanestro molto veloce, e questo è stato confermato. Ambiente e tifosi avevano fatto il resto».















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